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Legge di Bilancio 2022: Tutte le novità della manovra finanziaria

 

Approvata dalla Commissione del Senato, la Legge di Bilancio 2022 sta prendendo una forma quasi definitiva.

 

Come ha spiegato il premier Mario Draghi, sono stati stanziati vari miliardi di euro per permettere all'Italia di rimettersi in sesto dopo la crisi dovuta alla pandemia.

Dei 60 miliardi previsti, 24 sono destinati a incentivi “per imprese e famiglie” e “investimenti nel patrimonio immobiliare e investimenti in tecnologia e digitalizzazione”.

Abbiamo chiesto agli amici di Italia-informa quotidiano online di economia e finanza di analizzare più da vicino tutte le principali misure che dovrebbe portare la manovra finanziaria.

 

 

Fondo Irpef e Pensione

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Una delle prime novità introdotte dalla Manovra 2022 concerne l’IRAP e l’Irpef. Quest’ultima in particolare verrà ridotta allo scopo di dimezzare aliquote marginali e cuneo fiscale.

Nella bozza della Legge di Bilancio è previsto infatti che tale riduzione sia stata pensata per favorire i fattori produttivi riducendo aliquote marginali effettive, cuneo fiscale sul lavoro.  Il tutto verrà posto in essere attraverso una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo.

La novità sulle pensione riguarderà la trasformazione della quota 100 in quota 102. La legge permetterà ai lavoratori di andare in pensione a 64 anni con almeno 38 anni di anzianità contributiva. Ovviamente tali requisiti vanno maturati entro il 31 dicembre 2022.

 

Superbonus 110% ed ecobonus, le novità

Fino al 31 dicembre resterà in vigore il cosiddetto Superbonus 110%, ma con una novità, ovvero sarà eliminato il vincolo della dichiarazione ISEE. Al contempo sarà abolito anche il precedente limite reddituale equivalente a 25 mila euro per gli edifici unifamiliari.

Se gli interventi di ristrutturazione vengono esperiti da condomini e persone, della detrazione per la spesa sostenuta si potrà beneficiare entro il 31 dicembre 2025: la detrazione sarà al 110% per le spese fino al 2023, al 70% per le spese fino al 2024, al 65% per le spese fino all’anno 2025.

Rimanendo in tema bonus, è stata prorogata fino al 2024 anche la validità dell’ecobonus per gli interventi di efficienza energetica. Saranno ancora detraibili le spese effettuate per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, di micro-generatori, di finestre comprensive di infissi e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

 

 

Medesimo discorso varrà anche per il Sismabonus, che avrà ugualmente valenza fino al 31 dicembre 2024, alle medesime condizioni e secondo le stesse modalità di utilizzo di quello valido attualmente. I beneficiari potranno godere del 50% di detrazione per una spesa fino a 96 mila euro, nonché nella stessa percentuale per una spesa effettuata allo scopo di passare ad almeno una classe di rischio inferiore (art. 16, comma 1-quater).

Sulla falsariga di quanto detto sinora, prorogate anche le detrazioni previste per gli interventi di miglioramento sismico degli edifici condominiali (art. 16, comma 1-quinquies) e per gli interventi di demolizione e ricostruzione immobiliare effettuati dalle imprese di costruzione o ristrutturazione (art. 16, comma 1-septies).

Anche il Bonus Verde è stato prorogato. Restano validi i requisiti previsti dall’art.1, co.12, della L. 205/2017. Esso potrà essere utilizzato per gli anni 2021, 2022, 2023 e 2024.

 

Bonus ascensori e bonus facciate

Una novità vera e propria riguardare invece un bonus del 75% pensato per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Si tratta di un sussidio atto a favorire l’installazione di ascensori o montacarichi: esso potrà andare a beneficio anche di chi pone in essere “interventi di automazione degli impianti degli edifici”, comprese le spese di smaltimento dei vecchi impianti. Il bonus cambierà in percentuale a seconda della tipologia di immobile: gli edifici unifamiliari dovranno affrontare una spesa massima di 50 mila euro, mentre i piccoli condomini hanno un limite di 40 mila euro (per i condomini con almeno 8 unità immobiliari il limite è pari a 30.000 euro).

A partire dal 2022 questi interventi saranno soggetti a tre distinti regimi alternativi fra loro, con differenti regole da applicare, e con una detraibilità delle spese che saranno del 50%, del 75% o del 110%.

Il bonus facciate, che avrà validità ancora per un anno, prevede invece una detrazione del 60 % (a fronte del 90% avuta sinora). Saranno compensati i crediti d’imposta trasferiti ai sensi dell’articolo 121 del DL Rilancio sulla base delle rate residue di detrazione non fruite.

 

 

Bonus mobili ed elettrodomestici

Prorogato per altri due anni il Bonus mobili e elettrodomestici, per il quale si applica all’avente diritto una detrazione del 50%.

Torna il limite di spesa massima di 10 mila euro, a fronte del 16 mila che sono stati val per l’anno 2021. La bozza di Legge ha previsto altresì una modifica delle etichette energetiche degli elettrodomestici: per i forni la classe non può essere inferiore alla classe A. Per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici la classe è E, mentre la classe F vale per i frigoriferi e i congelatori.

 

Cancellato il cashback

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Con la nuova legge di Bilancio 2022, si potrà definitivamente dire addio al cashback. Rimasto attivo fino allo scorso giugno, dal secondo semestre del 2021 era stato sospeso. Sebbene fossero ancora disponibili quasi 1,5 miliardi di euro, il programma di attribuzione di rimborsi in denaro per acquisti effettuati mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici si concluderà il 31 dicembre 2021, fermo restando la sospensione già in atto.

 

 

App18 per bonus culturali e carta docente

La Legge di Bilancio non dimentica i neo maggiorenni. Resta in vigore l’App18 per acquisti culturali, anche se l’avente diritto deve avere un ISEE non superiore a 25 mila euro. I diciottenni potranno spendere i soldi avuti dallo stato per accedere a teatro, nei cinema, ai concerti, per comprare libri, quotidiani, scaricare musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua.

Altrettanto confermata è la carta docente, pari a 500 euro, assegnata al personale di ruolo per la formazione continua e l’aggiornamento professionale.

 

Caro-bollette

Il governo ha deciso di usare 2 miliardi euro, per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022.

Ecco dunque che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente andrà a tagliare le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell’importo di 2 milioni di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022.

 

Che ne sarà del Reddito di cittadinanza?

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Un miliardo di euro è stato destinato al Reddito di cittadinanza, a patto che possano aumentare i controlli sui possibili furbetti che usufruiscono dell’aiuto statale senza possedere i reali requisiti. Scende a due il numero di offerte di lavoro che chi percepisce il reddito può rifiutare prima che gli venga sospeso l’aiuto.

Inoltre, dopo i primi sei mesi il Reddito di cittadinanza avrà una decurtazione di 5 euro al mese per quei soggetti tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del beneficio. Sono esclusi dal taglio le famiglie con bimbi sotto i 3 anni o con disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza).

 

 

Gli ammortizzatori sociali e il fondo alle PMI

Lo stato ha stanziato 4,5 miliardi di euro per porre in essere una riforma degli ammortizzatori sociali al fine di favorire anche le imprese sotto i 5 dipendenti. In questa manovra è prevista anche la Cigs per tutti datori lavoro con più di 15 dipendenti a prescindere dal settore. Al contempo verrà estesa la Naspi a lavoratori discontinui, il ‘decalage’ che parte dal sesto mese e dall’ottavo per i 55enni.

Un altro fondo da 200 milioni di euro per anno 2022, 2023 e 2024 e stato destinato a garantire l’uscita anticipata convenzionalmente dei lavoratori dipendenti di PMI in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.

 

Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

In ultimo la manovra finanziaria per l’anno 2022 apporterà delle modifiche al D. LGS. 81/2008, che ha lo scopo di rendere più agevole l’attività di vigilanza e coordinamento per il rispetto delle norme di prevenzione sui luoghi di lavoro.

Con le nuove disposizioni si rafforzano sia le competenze dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sia il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro. Verrà poi sostituito l’art. 14 del decreto legislativo n. 81/2008, in materia di sospensione dell’attività imprenditoriale in caso di violazioni sulla sicurezza: con le attuali modifiche, la sospensione scatta se almeno il 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro risulti occupato in nero, a prescindere dal settore di intervento, e/o se siamo violate le norme in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.

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