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Come diventare notaio

 

 

Sicuramente una carriera a cui aspirano molti degli studenti in giurisprudenza è quella del notaio. Si tratta di un lavoro di prestigio che richiede necessariamente passione, dedizione e sacrificio, ma nonostante il maggiore impegno sono in molti gli studenti ad ambire a diventare notaio. Uno dei luoghi comuni è che i notai guadagnino molto, ma va detto che potrebbe sembrare alquanto superficiale come pensiero, dato che è difficile realizzare questo obiettivo.

 

Sicuramente però il concorso di notaio è tra i più selettivi, richiede impegno e preparazione, ecco perché è fondamentale esercitarsi frequentando le scuole del notariato.

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Ma quali sono le principali funzioni del notaio?

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Il notaio è una professione legale, un funzionario pubblico che si occupa di garantire la validità dei contratti in special modo dei negozi giuridici, attribuendo pubblica fede a qualsiasi atto sottoscritto sotto la sua supervisione. Una presenza che deve cercare di tutelare in egual modo tutte le parti, sia per operazioni rilevanti, che per la riscossione delle imposte o attività specifiche.

Dalla donazione, alla compravendita , o un mutuo immobiliare, così come redigere un testamento, e compilare un modulo, e ogni altra operazione volta a rendere assolutamente sicura e valida ogni tipologia di atto giuridico. Per riuscire a svolgere tali compiti il notaio è chiamato ad avere una preparazione giuridica, garantire dal superamento di un concorso pubblico indetto dal Ministero della Giustizia, che sottopone a pesanti controlli tutti i notai. Una professione seppur affascinante, economicamente vantaggiosa ma di estrema delicatezza a metà tra un pubblico ufficiale e un libero professionista.

È piuttosto articolato il percorso per riuscire a diventare notaio, è fondamentale conseguire una laurea in giurisprudenza, e praticare la professione per diciotto mesi in uno studio notarile, sei dei quali è possibile anticiparli già negli ultimi mesi di università, e infine partecipare al concorso pubblico gestito dal Ministero di Giustizia.

 

Tutto il percorso della pratica notarile

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Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza  è possibile presentare domanda di ammissione alla pratica notarile, direttamente al Consiglio Notarile del distretto nel quale si vuole svolgere la pratica, corredata del versamento di una tassa e della dichiarazione del notaio presso il quale verrà esercitata la pratica notarile. L’eventuale ammissione viene deliberata dal Consiglio notarile dopo le riunioni periodiche.

Solo dopo essere stato ammesso alla pratica notarile il candidato potrà frequentare lo studio del notaio indicato per un periodo di 18 mesi, e allo scadere di ogni due mesi dalla data di ammissione dovrà consegnare al Competente Consiglio Notarile il certificato di frequenza rilasciato dallo stesso notaio.

Su richiesta dell’interessato il Consiglio notarile potrà designare il notaio presso il quale si potrà effettuare la pratica, che dovrà essere completata entro 30 mesi dall’iscrizione.

Per poter partecipare al concorso la pratica è un elemento imprescindibile dato che consente di applicare e vedere operare istituti e situazioni giuridiche.

 

 

Tutto quello che c’è da sapere sul concorso notarile

Il concorso per diventare notaio viene bandito ogni anno e si svolge nell’unica sede nazionale a Roma. Possono partecipare al concorso notarile esclusivamente coloro che hanno terminato la pratica entro i 45 giorni successivi alla pubblicazione del bando, termine ultimo per riuscire a presentarne la domanda.

Secondo una media statistica a superare il concorso sarebbe solamente un aspirante notaio su venti, concorso che richiede un’alta preparazione giuridico fiscale. Il concorso notarile si divide in due momenti distinti, la prova orale e la prova scritta e possono partecipare tutti coloro i quali non hanno superato il limite d’età di 50 anni.

Il concorso per diventare notaio si compone di tre prove distinte teorico- pratiche che riguardano un atto di ultima volontà e due atti tra vivi, e uno di diritto commerciale. In ciascuna prova viene richiesta la compilazione dell’atto e lo svolgimento di tutti i principi attinenti allo stesso atto. L’esame orale invece è suddiviso in tre prove su tre materie, diritto civile, commerciale  e volontaria giurisdizione, con un maggiore accento agli istituti giuridici ai quali si esplica l’ufficio di notaio.

 

La nomina del notaio

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L’assegnazione della sede e la nomina di un notaio avviene tramite decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero di Giustizia e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Secondo i termini stabiliti dalla legge il notaio deve prendere il possesso della propria sede e compiere tutte le formalità prescritte, che comprendono il giuramento effettuato presso il tribunale della sede assegnata.

 

Per riuscire ad ottenere la nomina notarile è necessario essere in possesso di determinati requisiti quali:

  • Essere un cittadino italiano e europeo ed aver compiuto 21 anni;

  • Non aver subito alcuna condanna;

  • Essere in possesso di una laurea in giurisprudenza, specialistica o magistrale;

  • Aver ottenuto l’iscrizione fra i praticanti e svolto la pratica notarile presso un notaio per 18 mesi;

  • Aver sostenuto e superato un esame di idoneità successivo alla pratica notarile;

  • Aver espletato per almeno 120 giorni, dopo il superamento della prova orale un periodo di tirocinio obbligatorio presso uno o più notai.

 

 

Ma quanto guadagna un notaio?

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Come abbiano già elencato sono realmente numerosi gli impegni che un aspirante notaio deve affrontare per riuscire a raggiungere il proprio obiettivo, ma al grande impegno si aggiunge una ricompensa economica piuttosto vantaggiosa.

Secondo dati ufficiali i notai sono i professionisti maggiormente pagati, con redditi medi che raggiungono i 200.000 euro, e che si aggirano tra i 20.000 e i 30.000 euro al mese.

Ma nonostante i cospicui guadagni, sono sempre meno i laureati in giurisprudenza che tentano di intraprendere la carriera di notai.

Tuttavia tali condizioni economiche non possono essere allargate a tutti i professionisti notai, in quanto esistono diverse variabili che fanno decisamente la differenza sul guadagno percepito, come la reputazione dello studio notarile, o anche la posizione e il tipo di clientela che ne fa richiesta.

Sicuramente la posizione dello studio notarile è uno dei fattori che incide pesantemente sul possibile guadagno, ad esempio città come Milano, Bologna o Roma consentono di ottenere guadagni maggiori dato il maggiore numero di clienti, mentre al sud la situazione appare completamente opposta, e la crisi si fa sentire anche in questo settore (puoi approfondire i costi notaio cliccando il link).

 

La Cassa di Previdenza del notariato ha tenuto a precisare che cifre particolarmente elevate possono essere percepite solamente dall’1% dei professionisti, ma che i guadagni sono realmente considerevoli soprattutto se comparate con la maggior parte delle altre attività e professioni.

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