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Come aprire una parafarmacia

 

 

Aprire una parafarmacia al giorno d’oggi può risultare un'eccellente mossa imprenditoriale poiché sono sempre di più gli italiani in cerca di prodotti per la salute e cura del corpo per i quali non esiste l'obbligo di presentare apposita prescrizione medica. Si tratta di un investimento che può offrire moltissime soddisfazioni sia dal punto di vista professionale che economico.

 

 

Cos’è una parafarmacia?

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Si tratta di un’attività nata per la vendita di prodotti di vario genere per i quali non esiste l'obbligo di prescrizione medica: non soltanto farmaceutici, ma anche erboristici, fisioterapici, omeopatici, prodotti per l’infanzia, per l’igiene, dietetici, presidi medici, accessori di vario genere.

In altri termini la parafarmacia è un esercizio commerciale che punta sulla salute e il benessere del consumatore.

Secondo gli ultimi dati Istat, le parafarmacie dislocate sul territorio nazionale sono 3500 e questo numero è destinato a crescere ancora di più. Tale dato ci fa capire quanto sia conveniente al giorno d'oggi aprire una parafarmacia.

I settori di vendita maggiormente apprezzati sono quelli dedicati alla vendita di prodotti erboristici, prodotti per l’infanzia, quelli per uso veterinario, articoli sanitari, mentre soltanto una piccola parte, più specificatamente il 25% del fatturato totale è rappresentato dalla vendita dei farmaci senza prescrizione medica.

E allora,  per tutti coloro che si stanno chiedendo come avviare una parafarmacia, ecco qui di seguito tutte le informazioni necessarie.

 

Come aprire una parafarmacia: iter burocratico

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Per poter aprire una parafarmacia, l’iter burocratico non si discosta molto da una qualsiasi attività commerciale, le uniche differenze tuttavia, riguardano l’obbligo di comunicazione:

  1. Al Ministero della Salute per ottenere il codice per la tracciabilità del farmaco. In questo caso occorre inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno. Inoltre il titolare della parafarmacia dovrà registrarsi sul sito del Ministero della Salute, inserire i propri dati e fare esplicita richiesta di un profilo per la tracciabilità del farmaco;

  2. Alla Regione bisogna dare comunicazione della nuova attività;

  3. All’ordine dei Farmacisti e all’Agenzia Italiana del Farmaco vige lo stesso obbligo, ovvero dare comunicazione della nuova società;

  4. Presentare al Comune la comunicazione di apertura;

  5. Inviare le comunicazioni necessarie anche alla Camera di Commercio.

 

Soltanto dopo aver eseguito tutti questi passaggi e ottenuto il numero di autorizzazione comunale si potrà passare al secondo step, ovvero, contattare i vari distributori farmaceutici.

 

Per non incorrere in qualche errore, è sempre bene rivolgersi ad un consulente, così si avranno le idee più chiare e si saprà come reagire ad ogni problema di natura burocratico/fiscale. Avere un supporto in questi casi si rivela di vitale importanza.

Erroneamente a quanto si pensa, per poter aprire una parafarmacia non c’è l’obbligo di una laurea in farmacia, poiché il titolare può essere chiunque, ma è chiaro che all’interno dell’attività, la figura del farmacista non può assolutamente mancare. Quindi il farmacista può anche essere un dipendente e non per forza il titolare della società.

 

 

Che cosa serve per poter aprire una parafarmacia?

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Per poter aprire una parafarmacia non occorre essere in possesso della laurea in farmacia come illustrato in precedenza, ma di sicuro bisogna possedere delle ottime doti commerciali, questo perché la concorrenza è spietata, tantissimi sono i prodotti disponibili anche online e a volte i prezzi si rivelano più convenienti rispetto ad una parafarmacia tradizionale.

Dal punto di vista pratico, la prima cosa che bisogna fare è quella di scegliere un locale ampio per tenere testa alla concorrenza.

La location deve essere di almeno 100 metri quadri, questo perché bisognerà esporre per bene i prodotti, riservare uno spazio per lo stoccaggio e l’allestimento per i servizi igienici.

Scegliere dunque, una location adatta è fondamentale se non addirittura indispensabile per il successo dell’attività.

Ecco qui di seguito alcuni utili consigli per scegliere il locale adatto:

·        Per aprire la parafarmacia il locale deve essere di tipo commerciale e naturalmente agibile;

·       Per vendere soltanto  prodotti, anche una metratura di soli 50 metri quadri potrebbe andar bene. Basta allestire il punto vendita con scaffalature  e mensole e il gioco è fatto! Ma dimensioni così ridotte potrebbero limitare i guadagni.

 

Piuttosto è consigliabile prediligere una metratura di 100/150 metri quadri, così oltre a dedicare uno spazio per la vendita, sarà possibile mettere a disposizione dei clienti altri servizi quali check-up, consulenze, trattamenti estetici.

 

Per avere successo ecco le caratteristiche che un locale deve possedere:

·        L’esercizio commerciale deve essere accogliente e soprattutto deve comunicare una certa professionalità ai clienti;

·        Deve avere all’esterno un ampio parcheggio riservato ai clienti;

·        Il luogo in cui è posto il punto vendita deve essere molto frequentato;

·        La parafarmacia deve diventare un punto di riferimento per le persone che quotidianamente passano da quelle parti;

·        Evitare di scegliere location vicine ad altre parafarmacie.

 

Un altro aspetto da considerare è la scelta dell’insegna. Essa dovrà comunicare al cliente la presenza della parafarmacia. Per legge non si può utilizzare la croce di colore verde, questo disegno è tipico delle farmacie, ma si potranno prediligere altre nuance come il rosso o il blu.

 

 

Aprire una parafarmacia: quanto costa avviare l’attività commerciale?

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Per poter aprire una parafarmacia, le spese iniziali non sono propriamente basse. Vediamo nello specifico tutti i costi che bisognerà supportare per avviare un’attività di questo genere:

·        La prima spesa riguarda la location: bisogna considerare l’affitto e l’eventuale caparra, oltre a lavori di ristrutturazione;

·        Si dovranno allacciare le varie utenze;

·        I locali devono essere caratterizzati dalla presenza di espositori, frigoriferi, cassa, bancone, scaffalature;

·        Bisogna collocare all’interno del punto vendita uno o due computer per la gestione delle vendite;

·        Occorre contattare i distributori farmaceutici per potersi rifornire della merce;

·        La pubblicità è indispensabile. A tal proposito si consiglia di sfruttare tutti i mezzi che si hanno a disposizione sia in modalità online che offline. La realizzazione di un portale che funga da vetrina dell'attività e da ecommerce è uno step fondamentale. Il costo di un sito web professionale (puoi approfondire su https://cool-agency.it) parte da circa 1000€ per un sito con poche funzionalità fino a molte migliaia di euro nel caso di estremo lavoro di indicizzazione sui principali motori di ricerca.

 

Alla luce di quanto detto, per l'apertura di una parafarmacia i costi si aggirano intorno ai 150.000€ a salire.

Si tratta di un budget molto alto, e non è facile avere a disposizione una somma così cospicua. Tuttavia esiste un’altra soluzione ed è rappresentata dal franchising.

Ebbene si, stipulare un contratto di franchising offre tantissimi vantaggi: un costo iniziale più basso, assistenza e formazione saranno a carico dell’azienda madre, inoltre si potranno ottenere condizioni vantaggiose anche per quel che riguarda la fornitura della merce. Oltretutto ci si potrà avvalere di un marchio già conosciuto e ben apprezzato dai clienti.

 

Aprire una parafarmacia: quanto si guadagna?

Aprire una parafarmacia significa ottenere degli ottimi margini di guadagno, ma occorre essere in possesso di spiccate doti commerciali, eseguire delle strategie di marketing ben specifiche e naturalmente bisogna occuparsi anche della comunicazione.

Per poter incrementare ancora di più il fatturato, una buona soluzione sarebbe quella di vendere i prodotti anche online e consegnarli successivamente a domicilio. Per poter ottenere una buona fetta di mercato ed emergere in un contesto così particolare occorre saper usare diverse strategie e tecniche perché la concorrenza è tanta, e le parafarmacie costituiscono un settore di nicchia alquanto particolare.

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