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Come aprire una birreria

 

Oggi le birrerie sono tra i locali più frequentati in Italia. Hanno fatto ingresso nel nostro Paese verso la fine degli anni' 70, sulla falsariga della tradizione irlandese.

 

Oggi rappresentano un luogo di incontro e di divertimento che offrono la possibilità di gustare una buona birra, spesso artigianale di produttori locali oppure d'importazione. Grazie alla passione per la birra così radicata tra giovani e adulti, aprire una birreria può essere un’idea imprenditoriale di successo.

Se hai amore per questa gustosa e dissetante bevanda e vorresti che diventasse il tuo lavoro, continua a leggere questo articolo/guida, di seguito ti daremo consigli e dritte su come fare per aprire una birreria.

 

 

Cosa serve per aprire un pub birreria: la conoscenza della birra

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Il primo requisito di base che non possiamo trascurare è la conoscenza a 360 gradi della birra. Per aprire una birreria è importante conoscere tutti i segreti delle birre e delle loro caratteristiche. Può sembrare banale, ma si tratta di una saggia verità: un pò come le enoteche, le birrerie sono il luogo perfetto per degustare bevande artigianali provenienti da tutto il mondo.

Il proprietario della birreria insieme al personale dipendente ed ai baristi, dovrà essere un vero e proprio consulente per dare tutti i consigli del caso al cliente, per spiegare le differenze ed i pregi di ogni birra proposta.

Per riuscire ad acquisire le giuste conoscenze, si deve avere una buona esperienza personale, ma bisogna anche raggiungere la giusta preparazione, studiando.

Ti consigliamo quindi di seguire un corso specifico sulla birra o chiedere l’aiuto di chi è già nel settore. Non solo poi sono necessarie conoscenze teoriche, ma servono ovviamente anche quelle pratiche: l’addetto alla spillatura della birra (approfondisci spillatori di birra consigliati su Hopt) deve essere un vero esperto nelle diverse tecniche, differenti per ogni tipologia di birra.

 

 

I costi iniziali da affrontare per aprire una birreria

Non stiamo certo parlando di un’attività poco dispendiosa da aprire e da gestire. Tra la messa a norma del locale e la sua ristrutturazione, passando per l’acquisto di attrezzature arredamento e stoviglie, potresti anche superare i 200 mila euro di budget.

Almeno il 10% del tuo budget poi sarebbe opportuno destinarlo all’inaugurazione e alle campagne di marketing e comunicazione online ed offline, da avviare già prima dell'apertura ufficiale.

L’aspetto più critico riguarda la scelta delle birre da proporre e il contatto con i fornitori che, in genere, non favoriscono mai con prezzi concorrenziali i nuovi arrivati nel settore. Anzi, non di rado si richiede il pagamento della merce alla consegna.

Passando poi alla gestione, non solo dovrai pagare le utenze ed il personale ogni mese, ma dovrai anche acquistare le birre e il cibo da proporre ai tuoi ospiti come accompagnamento.

 

 

Le attrezzature

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Se hai deciso di intraprendere questa strada, devi sapere che per la tua birreria dovrai sostenere tutte le spese per acquistare attrezzature adatte per la degustazione e la conservazione delle birre.

Per ciò che concerne l'allestimento, dovrai installare attrezzature specifiche per la fornitura delle birre. Basta cercare sul web i migliori rifornitori della zona e i più noti distributori presenti sulla piazza. E' evidente la necessità di avere almeno una iniziale infarinatura nel settore della birra per non partire allo sbaraglio.

 

Il locale

Per avere una birreria degna di essere visitata, devi scegliere un locale che sia all’altezza delle aspettative dei clienti. Non solo devi create un ambiente accogliente, elegante e familiare, ma deve essere anche abbastanza ampio per stipare i barili di birra e per allestire una cucina.

Questo perché, una buona birra va accompagnata da buon cibo, quindi spazio per realizzare stuzzichini, panini o piatti perfetti, spazio per far degustare ai tuoi clienti, come si deve, l’ambrata bevanda. Non scegliere un locale che sia troppo fuori mano, e se puoi, opta per una location in prossimità di un parcheggio così che i clienti non abbiano problemi a sostare l’auto.

Bada poi all’arredamento, che per quanto debba essere scelto secondo i tuoi gusti personali, sarebbe meglio se tu prendessi spunto sulle tradizionali birrerie d’oltralpe o irlandesi.

Ad ogni modo, non c’è limite alla fantasia: non è detto che un arredamento alternativo non attiri la curiosità degli eventuali clienti, anche perché a fare la differenza è la bontà del prodotto e l’atmosfera che gestore e personale dipendente sono in grado di creare.

 

 

Iter burocratico per aprire una birreria

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Vediamo ora l’iter burocratico da seguire per aprire una birreria, intesa come pub o locale. Devi seguire i classici step per aprire un’attività, con l’aggiunta di tutti gli adempimenti richiesti per ogni attività che preveda la somministrazione di bevande e alimenti e in particolare.

Per prima cosa devi aprire la partita Iva, dopodiché provvedi ad effettuare l’iscrizione nel Registro delle Imprese. Fai ristrutturare il locale affinché l’ambiente nel suo insieme e la cucina risultino agibili, poi mettilo a norma per garantire sicurezza.

Verifica che il locale abbia la destinazione d’uso commerciale e chiedi il nulla osta sanitario ASL. Comunica al comune di appartenenza la comunicazione di inizio attività entro trenta giorni dell'apertura nonché all’ASL. Munisciti della certificazione antincendio rilasciata dai vigili del fuoco (per locali con dimensioni superiori ai 250 mq, o secondo le normative regionali) ed effettua una richiesta di autorizzazione all’esposizione dell’insegna.

Ci sono inoltre altri due adempimenti ulteriori da portare a termine per la natura dell’attività che stai per aprire. In primis devi autoregolamentare il locale con la certificazione HACCP che sostituisce il vecchio libretto sanitario e che prevede il superamento di appositi corsi accreditati da parte di tutti coloro che lavoreranno all’interno della birreria. In secondo luogo devi acquisire le competenze inerenti la conservazione e la somministrazione di alimenti e bevande, seguendo un corso SAB. Questo obbligo grava unicamente sul gestore dell'attività e può essere sostituito da un titolo di studio specifico (ad esempio Diploma di Istituto Alberghiero) oppure da esperienza di almeno 2 anni negli ultimi 5 nel settore ristorativo.

Dal momento che, quasi sicuramente, l’esercizio resterà aperto fino a notte fonda e per creare la giusta atmosfera ci sarà diffusione di musica all’interno del locale, oltre alla regolarizzazione dei diritti SIAE, è indispensabile effettuare una valutazione dell’impatto acustico. Per ottenerla si dovrà contattare un tecnico del suono debitamente iscritto all’albo regionale di riferimento.

 

 

Aprire una birreria in franchising

Franchising Birreria: è possibile? Ovviamente si.

Per coloro che non vogliono trovarsi soli nella gestione di un’attività, la birreria in franchising è l’idea migliore. Si tratta di una formula semplice e che garantisce anche un certo margine di guadagno: dietro il pagamento di un fee d’ingresso variabile, si ottiene la possibilità di affiliarsi ad un brand già noto divenendo licenziatario del marchio e godendo di diversi vantaggi.

In genere il franchisor non solo si occupa dell’assistenza in fase di scelta del locale e progettazione, ma anche dell’acquisto delle attrezzature da cucina, degli arredi e dei decori necessari a riprodurre lo stile tipico dei locali della catena, oltre a comodi ed efficaci software gestionali per la gestione della cassa e, soprattutto del magazzino.

L’aspetto più interessante di un franchising è legato a rifornimento ed individuazione delle birre. Avendo infatti a che fare con un marchio solido e maturo, la cantina che avrai a tua disposizione zara molto più fitta e di qualità. Non solo saranno individuati a monte i produttori cui rivolgersi, ma gli ordini saranno in genere gestiti dalla casa madre che gode, va da sé, di migliori rapporti commerciali con la distribuzione.

Tuttavia, tieni presente che alcune aziende madri richiedono all’aspirante affiliato alcuni requisiti, come competenze già acquisite o abbandono di attività collaterali. In cambio viene però offerta una specifica e continua formazione pensata proprio per infondere all’affiliato tutte le capacità necessarie e sufficienti ad avere successo.

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