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Come aprire un ristorante

 

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Chi ha mai sognato di aprire un ristorante? Aprire un ristorante significa iniziare un'attività che sarà potenzialmente in grado di dare delle risposte significative in termini economici e di soddisfazione professionale.

Chiunque abbia voglia di stare a contatto con la gente, potrebbe scegliere questo tipo di attività che sarà sicuramente redditizia se affrontata nel migliore dei modi. Dovrete prepararvi non solo a cucinare i piatti per una cerchia ristretta di amici, ma anche per i clienti che sono sempre esigenti. Servirà un grande sforzo, molta forza di volontà, tanta passione e competenza.

L'attività del ristoratore è molto delicata e non tutti sono in grado di realizzare questo sogno con successo. È chiaro che il lavoro sarà in grado di fare la differenza e, soltanto un attività svolta con passione e professionalità, riuscirà a farvi ottenere i guadagni sperati. Bisognerà avere a che fare con uno staff preparato che saprà selezionare gli ingredienti ed inoltre, dovrà anche coordinare tutta l'organizzazione che sta a monte di una attività come questa.

Aprire un ristorante richiede una lunga serie di requisiti da un punto di vista burocratico ed amministrativo. Sono tutti passaggi necessari in modo tale da riuscire a svolgere ogni mossa, secondo le regole ed in maniera corretta. Non sei ancora sicuro di aprire una locanda? ecco la sezione dedicata a come avviare molte altre attività!

 

 

Aprire un ristorante, l'importanza della sede

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La cosa più importante per aprire un ristorante è decidere qual è e dove deve essere ubicata la sede. Una scelta molto delicata perché si tratta di un investimento non indifferente. Ogni passaggio dovrà essere valutato con molta attenzione in modo tale da riuscire ad ingranare la giusta marcia e quindi arrivare ad avere un'azienda che possa essere soddisfacente sotto vari aspetti.

Bisognerà quindi trovare una location con molta attenzione, facendo particolare riferimento a quelli che sono gli spazi disponibili. È opportuno organizzarsi ben bene prima, cercare una zona che sia turistica, vicina a degli uffici oppure che possa avere a disposizione uno spazio adeguato in modo tale da garantire a potenziali utenti l'opportunità di avvicinarsi e parcheggiare senza problemi.

Se la posizione trovata non è ancora in grado di soddisfarvi al 100%, allora è bene continuare a cercare perché altrimenti si rischia di fare un buco nell'acqua.

 

Aprire un ristorante e le indagini di mercato

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Per avere una location che sia adeguata da un punto di vista di spazi o di opportunità, è bene fare un controllo preciso dell'area mediante indagini di mercato e quindi cercare di capire se vicino ci sono uffici, scuole, centri commerciali, locali per i giovani, spazi che potrebbero garantire una fascia di utenti soddisfacente.

Per avere un riscontro efficace è bene anche valutare direttamente un posto e quindi chiedere alle persone che vivono in quella zona oppure ad altri eventuali stakeholders se effettivamente vale la pena fare questo investimento.

Un altro passaggio importante è quello di valutare la concorrenza, in modo tale da riuscire a capire se quello è il posto giusto in cui aprire un ristorante oppure se è meglio pensare magari a qualcosa di diverso.

 

I passaggi burocratici per aprire un ristorante

Per aprire un ristorante è necessario mettersi in regola da un punto di vista burocratico amministrativo e quindi studiare per bene quali sono i passaggi da seguire, in modo tale da poter avere tutte le carte impeccabili dal punto di vista giuridico/tecnico.

Innanzitutto, è opportuno avere un titolo di studio abilitante e quindi che possa essere legato al corso SAB o meglio Ex Rec. Servirà, in alternativa, il titolo relativo all'ambito alberghiero.

In più, sarà opportuno scegliere un immobile che abbia una destinazione d'uso ideale e le autorizzazioni concesse con la possibilità di aprire un ristorante. Poi, bisogna presentare un piano HACCP per insegnare ai lavoratori ad avere a che fare con la somministrazione di bevande e di cibi. In più, servirà compilare la Scia, ovvero la certificazione di inizio attività da presentare al comune di riferimento. Successivamente, una volta aperta la partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate competente, servirà iscriversi presso il registro delle imprese alla Camera di Commercio. Sia per se stessi, ma anche per eventuali dipendenti sarà obbligatorio iscriversi presso l'INAIL per i contributi antinfortunistici e presso l'INPS per quelli invece di tipo previdenziale. Una volta effettuati tutti questi passaggi sarà anche obbligatorio ottenere l'idoneità sanitaria del locale, perché altrimenti non sarà possibile avviare un ristorante.

 

 

Scegliere il tipo di ristorante da aprire

Prima di decidere di aprire un ristorante, è bene sempre pensare all'attività preferita. Si potrebbe decidere ad esempio, di aprire un ristorante vegano, un hamburgeria, una pizzeria, un ristorante generico, una trattoria, una locanda, oppure una steak house.

In ogni caso sarà importante però mettersi in regola dal punto di vista amministrativo e burocratico ed in più, sarà anche opportuno decidere sul da farsi in modo tale da riuscire a trovare la sede dell'attività che possa effettivamente fare al caso vostro. Il tipo di ristorante dovrà determinare anche lo stile di arredo e quindi, la scelta influenzerà anche i costi.

 

I costi per aprire un ristorante

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Per aprire un ristorante è opportuno considerare una spesa di non poco conto da effettuare in modo tale da poter avviare un'attività che possa essere effettivamente redditizia. Il capitale sociale minimo da investire è di almeno 80/100 mila euro, in quanto comunque trattasi di una struttura che deve avere un arredo adeguato ed in più tutti i criteri burocratici ed amministrativi assolti per poter partire.

Fondamentale per gestire al meglio la spesa è un'attività spesso trascurata, ovvero la realizzazione di un business plan per un ristorante. Con la redazione di un business plan mediante un professionista o anche mediante software (ad esempio www.bsness.com) è possibile gestire al meglio l'inevitabile investimento iniziale evitando sprechi inutili.

L'avvio di un ristorante dunque richiederà un investimento consistente. Il capitale da investire potrebbe essere ammortizzato dall'apertura in franchising di un'attività che potrebbe dare comunque degli alti risultati, pur di fatto, obbligandovi poi a restituire una parte dei guadagni al vostro concessore iniziale.

Tra i principali franchising ci sono Old Wild West, Mc Donald's, RossoPomodoro e tanti altri. Prima di decidere sul da farsi, il consiglio è sempre quello di riferirsi ad un esperto consulente finanziario che saprà consigliarvi sulla scelta migliore per voi. Se i fondi non dovessero essere a sufficienza, potreste sempre “ospitare” un socio finanziatore o richiedere un prestito. Non dimenticate che anche il mantenimento di un ristorante ha dei costi altissimi: tra gestione del personale, consumi, acquisto dei beni e dei cibi e manutenzione di attrezzi e degli arredi, i costi mensili potrebbero essere anche superiori ai 20 mila euro.

 

Le potenzialità di guadagno per chi apre un ristorante

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L'apertura di un ristorante potrebbe essere un'ottima fonte di guadagno per chi investe in questo settore. Qualora si dovesse decidere per questa attività, i risultati a breve termine potrebbero essere molto buoni in quanto si tratta di un settore che non conosce crisi, purché venga fatto tutto in maniera adeguata, con molta passione e soprattutto se si rispecchiano degli standard di qualità come ad esempio l'igiene e la pulizia.

Cosa state aspettando? Se siete effettivamente appassionati del settore culinario, l'apertura di un ristorante sicuramente vi darà delle grandi soddisfazioni da un punto di vista economico finanziario, seppur si tratta di un lavoro che richiede molto impegno e sacrificio.

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