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Come avviare attività di smaltimento rifiuti

 

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Se avete intenzione di aprire un'attività di smaltimento di rifiuti, allora dovrete iniziare a rimboccarvi le maniche perché i permessi e l'iter burocratico da seguire, sono composti da passaggi lunghi e complessi, che sicuramente vi richiederanno molto tempo e purtroppo anche denaro.

Eppure, nonostante tutto, investire in questo settore, vi darà la possibilità di accedere ad un lavoro che solitamente non delude da un punto di vista economico.

La questione rifiuti è un problema quasi tutto italiano, un settore che deve  essere regolarizzato e normalizzato al meglio in quanto di interesse pubblico. Soprattutto non dimentichiamoci del pressing che l'Unione Europea esercita nei confronti dell'Italia su questo tema "caldo". Con l'aiuto degli amici di Dgeco, azienda impegnata attivamente da anni nel settore, andremo ad analizzare nello specifico ogni step da completare per poter avviare con successo questa attività.

Prima di addentrarci sul topic, vogliamo consigliarvi la lettura di altri articoli che spiegano come avviare tante altre attività lavorative.

 

 

La richiesta dei permessi per la aprire una società di smaltimento rifiuti

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Come accennato, la richiesta di permessi per avviare un'attività nell'ambito dello smaltimento rifiuti è sicuramente molto impegnativa, in quanto è una delle imprese più difficili in cui si può provare ad investire, visto che si deve avere a disposizione un budget davvero ampio.

Le richieste di autorizzazione riguarderanno sia i luoghi che devono essere adeguati, ma anche, ad esempio, la necessità di partire con una serie di attrezzature e di locali idonei sotto tutti i punti di vista.

 

Il primo passaggio per aprire un'attività di smaltimento rifiuti

Lo step fondamentale da seguire è quello di trovare uno spazio adatto in cui poter installare la propria impresa ed ovviamente, si dovrà trattare di una struttura molto grande, quanto meno un capannone che si trovi in una zona lontana dai centri abitati e comunque, ben distante dalla città e delle zone urbane.

Il capannone dovrà essere organizzato in modo tale da posizionare al suo interno, il centro di raccolta ed anche quello di smistamento dei rifiuti.

Per questo motivo si dovranno avere tutta una serie di caratteristiche importantissime. La prima caratteristica da rispettare, è che siano previste molte finestre, in quanto deve essere comunque garantita l'areazione;  inoltre, l'area di lavoro deve offrire necessariamente la possibilità di sopperire a tutte le esigenze di questo tipo di attività.

 

La scelta della forma societaria

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E' fondamentale la decisione da prendere circa la forma giuridica della società su cui investire. Dovrà essere creata una società che in base alle esigenze  ed ai costi che si possono investire potrà essere una S.P.A., oppure una S.A.S. o una S.R.L.

Sarà necessario infatti, prevedere i costi notarili e dopo, si potrà semplicemente registrare la società presso il Comune di appartenenza. È anche obbligatorio, per legge, creare una partita iva, registrando il tutto, per garantire le fatturazioni.

 

I permessi speciali

Ci sono una serie di permessi speciali che bisogna necessariamente avere se si vuole aprire un'attività di smaltimento rifiuti e tra questi permessi c'è l'iscrizione all'albo dei gestori ambientali (ovvero l'ex Albo nazionale gestori rifiuti), che dà la possibilità su base provinciale e regionale, di avere tutto in regola per partire con questo tipo di attività.

In seguito bisognerà seguire tutta una serie di procedure garantite dall'albonazionalegestoriambientali.it, oltre ad iscriversi al SISTRI, ovvero il cosiddetto “Sistema per il trattamento di rifiuti”, che tutela e organizza le normative da tenere sotto controllo quando si opera in un settore così delicato.

 

 

L'organizzazione dell'attività e la gestione del capannone

Per quanto concerne i permessi, non sarà facile portarli a termine, così come sarà importante anche procedere con l'allestimento del capanno, meglio se di pari passo, per non perdere tempo nell' avvio della vostra attività.

La scelta di un locale idoneo per installare la vostra attività sarà un problema fondamentale da risolvere. Infatti, un capanno adibito a smaltimento dei rifiuti, deve avere la pavimentazione industriale che sia altamente resistente ed inoltre, deve avere un condotto di areazione funzionante che garantisca il rispetto della normativa in merito alla tutela dei lavoratori e alla tutela dell'ambiente circostante. Oltre a tutte le apparecchiature necessarie, sarà anche fondamentale creare un'area di front office in cui allestire gli uffici di tipo amministrativo e poi, dovrebbe esserci un numero di lavoratori adeguato per sopperire alle esigenze dell'azienda.

 

La selezione del personale ed i costi di gestione

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Oltre al costo di gestione che riguarda i locali e l'acquisto di apparecchiature, sarà anche decisivo cercare di gestire il lavoro attraverso l'assunzione di personale idoneo e competente e questo, ovviamente, comporta dei costi non solo per i contributi, ma anche per quanto riguarda gli adempimenti INAIL. Eppure, si tratta di un processo necessario per dare l'opportunità all'impresa di partire in modo corretto.

 

L'acquisto dei mezzi di trasporto

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Una volta effettuate le assunzioni e completato tutto l'iter burocratico, non resta quindi che effettuare l'ennesimo investimento e quindi, acquistare tutta una serie di mezzi di trasporto e operativi come i carrelli elevatori, muletti, camion, furgoni, auto di servizio. È importante quindi, prendere in considerazione queste spese prima di decidere di aprire un'attività di questo genere.

 

 

La richiesta di finanziamenti

L'investimento iniziale per questo tipo di attività è tutt'altro che basso ed è per questo, che magari potreste decidere di rifarvi a qualche sostegno esterno o di richiedere un finanziamento di tipo pubblico (oppure privato) che vi possa garantire l'acquisto del materiale per dare avvio a questa attività.

Un'alternativa potrebbe essere anche quella di lanciarsi magari in un settore specifico, come lo smaltimento di vetro, alluminio, cartone, plastica oppure carta. Sono dei settori specifici e di nicchia che vi garantirebbero una via preferenziale di accesso ai finanziamenti europei. Ovviamente, aprire un'attività in questo specifico settore potrebbe comportare costi ulteriori, nonché ulteriori autorizzazioni e permessi che aumenterebbero ulteriormente il costo iniziale

 

Marketing e lancio dell'attività

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Oltre a pensare fin da subito di lanciare una campagna marketing e dare il via alla diffusione del votro marchio a mezzo media (giornali e tv locali), sarà anche importante, una volta aperta la vostra attività nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti, cercare di creare un brand che sia spendibile, utilizzando una serie di canali classici e quelli legati alla rete. Un sito web professionale e ben indicizzato sui motori di ricerca (come ad esempio discarica.roma.it) vi garantirebbe un ottimo ritorno di immagine, nonchè un allargamento del mercato.

La promozione di questa attività, deve essere anche fatta attraverso i rappresentanti, che potrebbero riferirsi alle aziende che hanno bisogno dello smaltimento dei rifiuti di tipo industriale, in modo tale da poter cercare i clienti anche nel rapporto “face to face”.

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