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Come avviare uno studio di ingegneria

 

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Coloro che scelgono di intraprendere un percorso universitario lo fanno sicuramente per seguire quelle che sono le proprie passioni, ma non solo. Infatti, dietro tale scelta vi è anche la volontà e il desiderio di arricchire il proprio bagaglio culturale e ottenere una volta terminati gli studi una soddisfazione a livello professionale.

Tra le diverse facoltà e quindi tra i vari percorsi di studi offerti dalle Università vi troviamo anche ingegneria, facoltà questa le cui materie di base sono tecnico-scientifiche. Si tratta quindi di un percorso di studi impegnativo e di un successivo lavoro piuttosto difficile, ma che può regalare grandi soddisfazioni. Al giorno d'oggi la figura del tecnico professionista è molto richiesta e soprattutto ben pagata.

Molti di coloro che, dopo aver fatto tanti sacrifici, ottengono una laurea in ingegneria, scelgono di aprire uno studio tecnico, ma è proprio in questi casi che ci si pone delle specifiche domande: ad esempio, quali sono esattamente i requisiti necessari per aprire uno studio? Cosa bisogna fare per gestirlo al meglio e avere quindi successo?

Prima di iniziare la lettura di questa guida ti voglio proporre una sezione dedicata a come avviare molte altre attività, questo nel caso non avessi ancora le idee chiare su cosa fare del tuo futuro: clicca qui!

 

 

 

Diventare un ingegnere

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Diventare un bravo ingegnere è il desiderio di tutti coloro i quali scelgono di intraprendere questo percorso di studi. Molto spesso però si sente parlare di 'Ingegneria' come facoltà in generale, senza alcuno specifico riferimento a quelli che sono i diversi rami di tale facoltà.

 

Per chi non lo sapesse quando si parla di ingegneria è possibile fare riferimento a (citiamo solo le più conosciute):

  • ingegneria biomedica: le materie studiate riguardano soprattutto il funzionamento e il relativo mantenimento di specifici macchinari che vengono utilizzati in ambito sanitario;

  • ingegneria elettronica: in questo corso di studi particolare attenzione viene prestata principalmente a materie che riguardano la circuiteria;

  • ingegneria civile: ad essere maggiormente approfondite sono le materie che riguardano l'ambiente strutturale e le infrastrutture;

  • ingegneria informatica: gli studenti che scelgono tale percorso di studi potranno concentrarsi su quelle che sono le componenti hardware del computer, il funzionamento delle reti internet del web in generale;

  • ingegneria energetica: qui una maggiore attenzione viene concentrata sulle materie che riguardano la termodinamica e la fluidodinamica;

  • ingegneria meccanica: le discipline studiate riguardano invece il funzionamento e il conseguente mantenimento di quelle che sono le macchine industriali e le macchine in generale;

  • ingegneria elettrica: le discipline studiate riguardano il trasporto, la produzione e l'utilizzazione della corrente elettrica.

 

Avviare uno studio di ingegneria, requisiti richiesti

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Dopo aver trascorso moltissimi anni sui libri e aver superato importanti esami e quindi dopo aver fatto per molto tempo dei sacrifici arriva finalmente, per tutti gli studenti, il momento della laurea. E a questa segue poi l'immissione nel grande mondo del lavoro.

Molti scelgono di aprire uno studio di ingegneria, ma per farlo serve essere in possesso di specifiche competenze e requisiti.

 

Tra questi:

  • Laurea triennale o quinquennale: sarà questa ad attestare il percorso di studi seguito e terminato;

  • Iscrizione all'Albo degli ingegneri: questa potrà avvenire solamente dopo aver conseguito la laurea in ingegneria. Sarà in seguito all'iscrizione all'albo che l'ingegnere avrà l'opportunità di dichiarare il proprio status professionale e allo stesso tempo anche avere diritto ad uno stato di indipendenza lavorativa;

  • Apertura di una partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate e registrazione alla Camera di Commercio: l'ingegnere dovrà in tale occasione dichiarare la volontà di voler aprire uno studio di ingegneria. È importante precisare che proprio l'apertura della P.I è assolutamente necessaria se l'intenzione è quella di aprire uno studio.

 

Sono dunque questi i requisiti necessari e l'iter burocratico da seguire per poter aprire uno studio di ingegneria. A dare il via all'apertura di tale studio sarà proprio la Camera di Commercio circa trenta giorni dopo l'avvenuta registrazione.

Per far conoscere lo studio oltre i confini comunali o provinciali, è buona idea lanciare sul web un portale professionale vetrina dello studio di ingegneria (come ad esempio il sito Studio Gullo), con ben in evidenza la mission aziendale e tutti i servizi tecnici disponibili. Il consiglio spassionato è quello di rivolgersi ad agenzie SEO con esperienza non solo nell'impostazione di grafiche d'impatto, ma anche nell'indicizzazione delle key di interesse sul motore di ricerca Google.

 

 

Come gestire uno studio di ingegneria

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Dopo avere ottenuto la laurea, fatto l'iscrizione all'albo e seguito l'iter burocratico sopracitato e soprattutto dopo avere ottenuto l'ok da parte della Camera di Commercio sarà finalmente possibile aprire lo studio.

Ma cosa bisogna fare per gestirlo al meglio? E quindi per avviare uno studio di successo?

Il primo aspetto a cui bisogna prestare attenzione è la scelta della location. Questa dovrà essere grande abbastanza da poter ospitare al suo interno mobili e scaffali per catalogare i documenti e conservare la strumentazione di misura, analisi e controllo (puoi approfondire su www.vulcanoline.it) e poi telefoni, fax, computer, fotocopiatrice, stampante e tutti gli accessori considerati utili e assolutamente necessari all'interno di un ufficio.

L'ideale sarebbe quello di scegliere un luogo abbastanza grande da poter creare al suo interno anche una sala d'aspetto. Una sala dove gli utenti potranno accomodarsi prima di sedere alla vostra scrivania. Bisognerà curare nel dettaglio anche l'arredamento di tali spazi. A tal proposito è possibile affermare che all'interno di uno studio non potranno mancare una spaziosa scrivania e delle mensole. E ancora è importante che vi sia una buona illuminazione e per raggiungere tale obiettivo potreste scegliere di collocare una grande lampada proprio al centro della sala e poi una lampada più piccola in grado di illuminare la scrivania.

Altro aspetto a cui bisogna prestare attenzione è quello che riguarda la scelta del nome dello studio. Se da un lato è possibile dire che nell'effettuare tale scelta è consentito dare spazio alla propria fantasia ecco che dall'altra parte è anche opportuno precisare che bisogna prestare molta attenzione. Infatti, il nome scelto per il vostro studio di ingegneria non dovrà essere uguale o simile a quello appartenente a qualche altro studio vicino. Questo potrebbe confondere l'utente.

Nessun timore però, in realtà esiste un modo per scoprire se il nome scelto per il vostro studio appartiene già a qualche altro oppure no. Come fare? Semplice, basterà chiedere alla Camera di Commercio. Il consiglio in generale è quello di scegliere, per il vostro studio di ingegneria, il cognome oppure il nome di famiglia. Ricordate inoltre che all'interno dello studio non potrà mancare la cassa e il POS, acronimo di Point Of Sale che tradotto letteralmente significa ' Punto di Vendita'. Si tratta nello specifico del Terminale attraverso il quale l'Esercente ha la possibilità di accettare, da parte del cliente, Carte di Pagamento sia per l'acquisto di servizi sia per l'acquisto di beni.

 

Studio tecnico associato, cos'è e quali sono i vantaggi

Nel corso degli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di studio associato. La costituzione di uno studio associato può avvenire attraverso una scrittura privata che dovrà essere autenticata da un notaio oppure con un atto pubblico. All'interno di tale documento dovranno essere riportati il nome, cognome e i titoli professionali di tutti coloro che ne fanno parte e quindi dei professionisti associati.

Tale documento dovrà essere poi trasmesso agli ordini professionali competenti. Ovviamente per dare luogo ad uno studio associato sarà necessario sostenere delle spese iniziali. In primo luogo per la costituzione della ditta servirà, come affermato in precedenza, la consulenza di un notaio. Poi ancora bisognerà tenere in conto le spese annuali legate alla consulenza necessaria di un commercialista. In generale è comunque possibile affermare che allo studio associato sono legati importanti vantaggi.

 

Tra questi:

  • la possibilità di avere all'interno di uno studio ingegneri di diversa professionalità e competenza. Come affermato poc'anzi esistono diversi rami di Ingegneria per cui all'interno di uno studio di ingegneria potrebbero anche trovarsi ingegneri che hanno seguito dei corsi di laurea differenti quindi, ad esempio un ingegnere meccanico o un ingegnere informatico;

  • la possibilità di ripartire i costi legati a beni e servizi utili e assolutamente necessari all'interno di uno studio. Ad esempio, servizi telefonici, adsl, stampanti, fotocopiatrici, computer e molto altro;

  •  la possibilità di offrire all'utenza maggiori servizi e quindi allo stesso tempo anche aumentare il proprio business.

 

Lo studio associato e la possibilità di poterne fare parte è davvero un grande vantaggio, soprattutto per i giovani professionisti.

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