Come aprire un ecommerce alimentare
I negozi fisici sono sempre più spesso soppiantati da quelli virtuali. I motivi sono molteplici: una più facile gestione della merce, spese minori, possibilità di controllo ovunque senza la necessità di essere presenti ad orari prestabiliti per aprire la serranda.
Ci si può affidare a determinate piattaforme già ben avviate, un po' come avviene per il franchising, quali Amazon o Ebay oppure avventurarsi da soli cercando di farsi conoscere nella "giungla" del web. Ma quali sono i passi principali da compiere per aprire, ad esempio, un e-commerce alimentare?
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Burocrazia
Come in qualsiasi negozio di generi alimentari sarà necessario fatturare le vendite e rilasciare ricevuta. Quindi dovrete aprire una partita IVA e comunicare l'apertura all'Agenzia delle Entrate. Inoltre, dovrete iscrivervi alla Gestione Separata dell'INPS e inviare anche al Comune di residenza una segnalazione certificata (SCIA). A livello professionale, inoltre è indispensabile aver frequentato un corso che vi abiliti a commerciare prodotti alimentari.
Qualsiasi alimento vendiate, se confezionato, dovrà riportare un'etichetta esaustiva che riporti ogni informazione necessaria, dal luogo di produzione alla data di scadenza, proprio come in un supermercato. Se volete vendere prodotti casalinghi, inoltre, dovrete dimostrare all'autorità sanitaria di avere un locale adeguato dal punto di vista igienico: non la cucina che usate in famiglia, per capirci, ma una stanza separata con caratteristiche specifiche.
Ricordate che, in caso di cibi preparati con le vostre mani, vi assumete una grossa responsabilità che può ripercuotersi sulla salute dei clienti.
La vetrina virtuale, il sito web
Finita la parte noiosa, fatta di scartoffie e obblighi, potete finalmente dedicarvi al lato divertente del vostro e-commerce. Sicuramente avrete già in mente il tipo di alimenti che vorrete vendere, ora dovrete preparare la vetrina: se non siete esperti nella realizzazione di un sito, sarà meglio affidarvi a un esperto nel settore.
I clienti devono trovarvi facilmente, quindi il portale deve essere creato in ottica SEO, con parole chiave facili da far ricondurre al vostro negozio. Bisogna fare, insomma, una vera e propria operazione di indicizzazione SEO on-page e off-page sul principale motore di ricerca utilizzato in Italia, ovvero Google.it. Tale operazione dovrà essere condotta da web agency di provata professionalità (puoi approfondire su billionaire-mediagroup.com).
Come organizzereste un negozio vero? Probabilmente ridipingereste di fresco le pareti, cerchereste di usare colori e scaffali originali su cui posizionare la vostra merce e fuori appendereste un'insegna che inviti i passanti ad entrare. La vostra vetrina virtuale non è molto diversa.
La struttura del sito deve essere semplice e intuitiva e chi entra dovrebbe poter cliccare sui singoli prodotti sentendosi accolto e con la certezza di poter leggere tutte le informazioni necessarie. Create dei contrasti di colore ma senza esagerare e lasciate lavorare un po' la fantasia: se la vostra specialità è il vino, potreste dedicare una pagina a quelli bianchi e una a quelli rossi, con disegni di uva a seconda della qualità. Se, invece, gli alimenti sono di vario tipo, create dei "reparti" come in un vero supermercato, perché si possa trovare più facilmente ciò che si cerca.
Siete dei pasticceri provetti? I disegni e i colori applicabili ai dolci sono infiniti e non dimenticate di inserire le foto di quelli più belli che avete realizzato!
La vendita
Tutto ciò che vendete dovrà essere stoccato e conservato in luoghi adeguati. I prodotti a lunga conservazione necessitano di meno attenzione, ma vanno comunque riposti in un luogo fresco e asciutto, come indicano la maggior parte delle etichette. I prodotti da frigo, ovviamente, così come quelli congelati o surgelati, hanno bisogno di più cure e sarà indispensabile garantirne l'integrità anche in fase di trasporto, con mezzi dotati di frigo o congelatore. Potete affidarvi a corrieri specializzati con cui stipulare una convenzione in quanto venditori, ma ricordate di indicare ai vostri clienti i tempi di spedizione, che dovranno essere necessariamente più brevi per i prodotti deperibili. Bevande in bottiglia o conserve devono essere adeguatamente confezionate per arrivare integre a destinazione e non vanno mai lasciate troppo a lungo sotto al sole o alle intemperie prima di essere caricate.
Ovviamente non potrete tenere sotto controllo tutti gli spostamenti, ma scegliete corrieri di fiducia, magari anche un po' più costosi, perché sarete comunque responsabili di eventuale merce danneggiata e il cliente potrebbe lasciarvi un feedback negativo e non tornare ad acquistare da voi: un po' come accade in un negozio vero. I metodi di pagamento dovranno prevedere transazioni sicure, appoggiandosi a un circuito paypal e a quello delle principali carte di credito. Potreste anche decidere di accettare un contrassegno, ma non sarete tutelati in caso di ordini spediti e mai consegnati. Se accettate bonifici bancari, attendete che arrivi il pagamento sul vostro conto corrente oppure chiedete al cliente di comunicarvi il CRO prima della spedizione.
Pubblicità e feedback
Quando nel vostro quartiere apre una nuova pizzeria o un nuovo supermercato, capiterà di trovare volantini nella cassetta per la posta, udire la pubblicità sulla radio locale o persino ascoltare l'annuncio su uno di quei camioncini dotati di altoparlanti che girano per le vie. Sul web avrete tantissimi canali sui quali pubblicizzare il vostro nuovo sito di e-commerce alimentare, a partire dai banner pubblicitari fino ai social network. Potreste creare profili su Facebook o Instagram che rimandino al sito principale, indicando la presenza di eventuali promozioni o nuove entrate. Rivolgetevi alla clientela con frasi brevi e ad effetto, mettendo il logo ben in vista e invitandola a partecipare con commenti. Questi ultimi, però, possono rivelarsi un'arma a doppio taglio, specie se la concorrenza ci mette lo zampino in maniera non proprio corretta.
Cercate sempre di verificare le fonti e di dare risposte adeguate. Ad esempio, se un acquirente si lamenta della qualità della merce non limitatevi a negare la validità della sua opinione, dareste solo l'impressione a tutti gli altri che non accettate le critiche. Piuttosto accertatevi personalmente dello stato dei prodotti simili e scusatevi per l'accaduto, magari concedendo un piccolo sconto sul prossimo acquisto.
Il cliente ha sempre ragione, ma va coccolato e non assecondato in tutto e per tutto, quindi ribadite comunque la qualità dei prodotti, garantendo che, se c'è stato un errore, rimedierete e che si tratta comunque di un caso isolato. Rispondete anche a chi vi lascia commenti positivi, naturalmente: sono questi i clienti che fanno i vostri interessi, che ne attireranno altri e che torneranno da voi.
Innovazioni
Infine, ricordate che, per quanto un cliente possa essere abitudinario, amerà sempre le piccole novità. Non dovete stravolgere ogni tot mesi il vostro inventario (anche perché economicamente sarebbe piuttosto pesante), ma inserite qualcosa di nuovo, magari in occasione di festività come la Pasqua o il Natale. A seconda dei prodotti che vendete, inserite qualcosa di stagionale o di tipico, proponendo novità e magari coinvolgendo i clienti con sondaggi per sapere se preferiscono una colomba artigianale o un dolce con ingredienti diversi. Magari inventatevi anche una piccola raccolta punti per premiare la fedeltà dei vostri acquirenti. Se proporrete cibo di ottima qualità e, soprattutto, fate il vostro lavoro con passione e creatività, verrete ampiamente ripagati.