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Come aprire una distilleria

 

Dopo un grande boom negli anni ’80 il settore delle distillerie sembrava essere destinato ormai al declino, ma negli ultimi qualcosa ha iniziato nuovamente a muoversi. Aprire una distilleria oggi è diventata un’opportunità per molti giovani che vogliono fare impresa, purchè si abbiano tutte le carte in regola per poter guadagnare cifre considerevoli, aspirando alla creazione di un distillato assolutamente di qualità e  magari anche originale.

 

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Negli anni ’80 la distilleria ha subito un’importante crisi economica legata alla competitività e riuscire a stare al passo con i grandi brand era divenuto praticamente impossibile, motivo per il quale molte delle piccole distillerie si videro costrette a chiudere i battenti. Ma negli anni è cambiato qualcosa nel settore della produzione dei distillati, ecco perché sono in molti a puntare in questo settore.

 

 

Le micro distillerie

I cambiamenti legati alla produzione e vendita dei distillati riguardano principalmente il fattore di scala su cui bisogna puntare, soprattutto cercando di diversificarsi dalle grosse distillerie, prestando attenzione ai dettagli, magari optando per l’originalità del distillato aromatizzandolo, e puntando anche su un prodotto decisamente artigianale.

Solitamente le nuove attività vengono denominate micro distillerie e hanno l’obiettivo di contenere ed ottimizzare i costi, ma soprattutto puntando su prodotti di qualità che hanno forti consensi da parte dei consumatori. Le micro distillerie mirano a creare dei veri estimatori di distillati, e tale processo di produzione e vendita ha consentito a piccole realtà di alzare i prezzi rispetto ai grandi brand e di fronteggiare la concorrenza, facendo crescere vertiginosamente il mondo dei distillati in Italia.

Una distilleria si occupa della produzione e vendita di bevande alcoliche, partendo dalla distillazione del vino e di tutti i sottoprodotti che derivano dalla vinificazione, come mosti concentrati e rettificati, ma anche succhi d’uva concentrati e deionizzati, e produzione di alcole di origine agricola.

A questo punto siamo pronti per spiegare come avviare una distilleria di successo, prima però ti consiglio di spulciare la sezione dedicata a come avviare tantissime altre attività imprenditoriali: vedi qui!

 

Come aprire una distilleria? i primi step

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Sicuramente uno dei primi aspetti da dover considerare per avviare una distilleria è l’apertura della partita IVA,  attraverso apposita documentazione da dover presentare presso l’Agenzia delle Entrate. La procedura da dover seguire è piuttosto semplice, nel caso in cui si preferisca essere seguiti da un professionista è possibile affidarsi ad un commercialista di fiducia.

Ulteriore documento necessario ad avviare una distilleria è la certificazione Haccp necessaria per tutte le aziende che operano nel settore alimentare. Chiunque può ottenere la certificazione dopo aver frequentato un corso della durata di 4 o 8 ore.

Fondamentale per iniziare un’attività di distilleria è la licenza fiscale UTF che autorizza l’attività di distillazione, trasformazione e condizionamento delle bevande a base di spirito. Per ottenere la licenza è necessario richiederla presso l’ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli territoriale, solo dopo aver superato le ispezioni di verifica impianto e dei documenti per l’apertura della distilleria.

 

 

Dopo aver ottenuto le certificazioni necessarie è possibile scegliere i locali presso i quali si intende svolgere il lavoro di distilleria, che dovranno essere a norma sia con le regole igienico sanitarie, quindi deve essere in possesso di idonea agibilità. Una volta in possesso di tutte le certificazioni e i locali sarà indispensabile per aprire una distilleria presentare presso il comune di riferimento la certificazione SCIA, ovvero la segnalazione di inizio attività, una sorta di autorizzazione del comune per iniziare una nuova attività imprenditoriale nel territorio.

La parte burocratica per l’apertura di una distilleria non è così contorta, ma per evitare di incorrere in eventuali errori, è possibile individuare un professionista al quale affidarsi per curare ogni aspetto. Un commercialista non solo si potrà occupare di tutte le pratiche necessarie all’avvio dell’attività, ma anche di seguire in maniera scrupolosa ogni fase in modo tale da offrire un servizio di consulenza costante al neo imprenditore.

 

Aspirare al successo con la propria distilleria

Chi ha intenzione di aprire una distilleria dovrebbe considerare l’idea di adibire il locale alla consumazione, una grande opportunità per riuscire a raggiungere il successo, negli ultimi anni infatti sono sempre più numerosi i produttori di vino e distillati che consentono ai clienti di consumare la bevanda in azienda.

Dedicare uno spazio alla consumazione dei distillati, organizzando delle vere e proprie degustazioni offrendo prodotti come grappa, cognac, whisky, brandy.. magari offrendo qualcosa da mangiare, e accompagnare il tutto con della buona musica potrebbe essere la chiave ideale per raggiungere il successo. Anche i social network contribuiscono ad offrire pubblicità al locale praticamente quasi a costo zero, quindi è consigliabile organizzare eventi con stile condividendoli sui social network.

 

Quanto costa aprire una distilleria?

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Sicuramente ad incidere pesantemente sul costo di avvio attività di distilleria è la scelta dei locali che si andranno ad occupare per l’attività, maggiore è la superficie scelta e maggiori saranno i costi legati alla gestione.

Oltre ai locali anche i macchinari fondamentali per la produzione di distillati comportano un costo decisamente elevato, ma d’altronde per un’attività come la distilleria è fondamentale investire per produrre un ottimo distillato di qualità, costi che con le giuste accortezze potrebbe essere ripagati abbondantemente.

I costi dei macchinari però variano a seconda del numero di produzioni, inoltre si deve considerare anche se l’attività è dedicata alla sola vendita di prodotti oppure se si vuole ricreare un angolo di degustazione all’interno dell’azienda. In questa circostanza si dovrà avere cura di creare una piccola zona accogliente e curata in ogni dettaglio.

 

 

Marketing e agevolazioni

La ricerca del successo per una distilleria però deve essere legata anche alla pubblicità per far conoscere l’apertura della propria attività e creare nuova clientela. Per la pubblicità è possibile ricorrere al passa parola, o al fai da te, ma per chi vuole raggiungere un successo assicurato è possibile affidarsi ad un professionista di comunicazione che si occupi del brand e della sponsorizzazione dei prodotti e dell’attività secondo i canali che lui ritiene più opportuni.

Proprio all’estero negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di nascite di micro distillerie di nuova generazione, grazie anche alle legislazioni che promuovono le piccole imprese, e l’opportunità di usufruire di vantaggiose agevolazioni fiscali. Crescono anche i corsi di formazione per diventare master distiller.

Dall’Inghilterra, alla Svizzera, o anche l’Austria, Sudafrica o Canada in  molti Stati hanno rivalutato le piccole realtà provinciali per la creazione di attività aziendali di distillati, mentre in Italia nonostante il grande passato di distillerie e scuole di distillazione, da quella fiorentina e casertana, l’apertura di distillerie è un settore che ancora non ha avuto occasione di crescita.

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