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Come aprire negozio di abbigliamento vintage

 

Negli ultimi anni si è assistito ad un’espansione importante di negozi dedicati sia ad abbigliamento che oggetti vintage, concetto ormai consolidato ed apprezzato in tutto il mondo. In Italia il concetto di acquistare beni usati soprattutto se riguarda abbigliamento, oggetti o accessori di elevata qualità è relativamente nuovo, ma ben visto da molti appassionati del vintage, e non solo. Ecco perché sono in molti a cercare di aprire un negozio di abbigliamento vintage in Italia.

 

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Il segreto del successo del vintage è proprio la fama e la solidità di tale settore, l’idea del riciclo e del riutilizzo specie se di abbigliamento particolare, vintage o magari con la possibilità di accaparrarsi un capo di grandi marchi a cifre sicuramente più accessibili, il vintage negli anni è diventata un’idea di business realmente redditizia.

Ad appassionarsi sempre più al vintage sono i giovanissimi che cercano l’originalità ma anche grandi affari, investendo in abbigliamento di qualità, ma esclusivamente vintage. Per aprire un negozio vintage servirà un investimento inziale non elevato e i ricarichi sulla merce di particolare pregio possono essere anche piuttosto considerevoli, anche in caso di negozio all’ingrosso vintage.

Prima di iniziare a leggere il proseguio del testo ti suggerisco di spulciare la sezione dedicata a come avviare molte altre attività imprenditoriali, servirà a schiarirti le idee: guarda qui!

 

 

Tutti i requisiti per aprire un negozio vintage

Per poter considerare un capo di abbigliamento vintage è necessario che soddisfi almeno tre caratteristiche inconfutabili, ovvero deve avere più di 20 anni, deve essere assolutamente originale, griffato e certificato, oltre a dover essere in ottimo stato, per poter essere venduto a nuovi acquirenti.

E proprio per tali requisiti è possibile dedurre che non è così semplice trovare capi vintage che siano originali, griffati e in buono stato. Pertanto è necessario rivolgersi presso punti vendita specializzati e soprattutto di fiducia, affinchè possano garantire una sicurezza e garanzia.

Chi decide di aprire un negozio di abbigliamento vintage deve fare i conti con la continua ricerca del capo originale e vintage, capi che possano soddisfare l’esigenza dei clienti.

 

Come avviare un negozio di abbigliamento vintage, i primi step

Sono numerosi i negozi vintage di abbigliamento nelle maggiori città italiane, quindi chi vuole aprire un negozio vintage deve puntare sull’originalità per evitare di ritrovarsi a dover gestire un settore ingolfato. È bene puntare su un negozio di vestiti specializzato su griffe famose, e le variabili sul settore del vintage sono realmente illimitate.

Uno dei punti focali da analizzare prima dell’avvio di un negozio vintage è il target di clientela alla quale ci si vorrà rivolgere, scegliendo con cura i propri fornitori, e trovando il locale idoneo prediligendo punti strategici dove facilmente è possibile trovare parcheggio, e soprattutto dove non siano presenti in zona altri negozi vintage.

 

 

L’iter burocratico per avviare un negozio vintage

Per quanto riguarda l’iter burocratico per aprire un negozio vintage è possibile prendere spunto dalla tipologia di procedura per l’avvio di un qualsiasi altro genere di negozio. Praticamente si dovrà aprire una propria partita Iva, mettersi in regola con gli enti previdenziali e con il fisco oltre a dover comunicare al comune di residenza l’avvio dell’attività.

Tutte le pratiche per avviare un negozio di abbigliamento vintage sono piuttosto semplici, ma in ogni caso è fondamentale avvalersi dell’aiuto di un professionista che potrà seguire ogni procedura per l’avvio dell’attività, evitando che in futuro ci si ritrovi a dover inciampare in qualche inghippo di natura burocratica.

 

Come fare prima di aprire un negozio vintage

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Una volta scelto il format di riferimento del proprio negozio vintage, è possibile aprire un negozio vintage con la merce in conto vendita o con la compravendita tradizionale.

In caso di merce in conto vendita l’attività viene classificata come agenzia pubblica d’affari perché la merce viene reperita da utenti privati, ed in questo caso la vendita deriva da una semplice intermediazione tra i privati. La merce in conto vendita viene pagata al 50% rispetto al prezzo di listino, e solamente se viene effettivamente venduta, in caso contrario dopo 60 giorni viene restituita all’utente privato.

Nel caso in cui si scelga di avviare un negozio vintage con compravendita tradizionale si tratterà di una vera attività commerciale. Ed in questo caso i fornitori potranno essere sia privati che fornitori, o aziende presso i quali la merce viene direttamente acquistata, e se dovesse rimanere invenduta potrebbe generare elevati costi di magazzino.

 

Costi dell’apertura di un negozio vintage di abbigliamento

Sicuramente i costi dell’apertura di un negozio vintage dipendono necessariamente dalla tipologia della merce venduta, nonché dalla posizione del locale e dalla sua dimensione. Ma proprio in base a queste scelte a fronte di un maggiore investimento iniziale, sarebbe possibile recuperare il capitale investito in un ritorno economico futuro.

Per un negozio vintage di piccole dimensioni, di almeno 50 mq sito in zone centrali della città potrebbe essere necessario un investimento che va dai 15.000 ai 20.000 euro, mentre per un negozio che raggiunge anche i 200 mq sito in zone periferiche potrebbe essere necessario un investimento iniziale che va da 40.000 a 50.000 euro.

Da non dimenticare l'importanza di assoldare un'agenzia SEO affidabile per la realizzazione di un portale ufficiale dell'attività (questo, 80vogliadivintage.it, un sito esempio) con costi che vanno da circa 1000€ per un sito vetrina con poche pagine e funzionalità, fino a dedine di migliaia di euro per un sito con numerose schede tecniche dei prodotti e funzionalità avanzate.

 

 

Aprire un negozio vintage in franchising

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Il crescente successo del vintage e dell’usato in Italia ha fatto si che si diffondessero molti negozi vintage e mercati dell’usato anche in franchising. Sicuramente aprire un negozio vintage in franchising permette di utilizzare un marchio già noto, attirando maggiormente la clientela che conosce già il brand di franchising, oltre a garantire un supporto a 360° per l’imprenditore.

Il franchising aiuterebbe ad avere un programma chiaro all’imprenditore che potrà ottenere inoltre sia la formazione ma soprattutto il supporto per l’avvio, la gestione, l’allestimento e le pratiche burocratiche.

Sicuramente il franchising facilita l’approvvigionamento della merce, oltre a poter accedere ad ulteriori servizi che rendono la gestione della propria attività decisamente più semplice. L’assistenza nella progettazione che viene fornita dagli esperti del marchio al quale si decide di affidarsi, ma anche gli studi di fattibilità, allestimento e arredi.

Inoltre il franchising vintage consente all’imprenditore di essere assistito a livello nazionale con un importante e conosciuto marchio alle spalle, che permetterà di far conoscere il proprio punto vendita. Ma uno dei punti favorevoli per la scelta del vintage in franchising è relativo ai resi e scambi, le reti franchising permettono di scambiare la merce che rimane in negozio, e che non si è riusciti a vendere con gli altri punti vendita in franchising, aspetto da non sottovalutare assolutamente.

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