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Carte contactless o smart card, cosa sono, come funzionano, vantaggi

 

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Sempre più di frequente stiamo ascoltando questa nuova parola inglese "contactless" e non tutti hanno le idee chiare. Cosa significa Contactless? E' una parola inglese che tradotta sta per "senza contatto" ed indica quindi una tecnologia elettronica che permette lo scambio di dati digitali senza il contatto, ovviamente ad una distanza limitata che può variare da alcuni metri a pochi centimetri in base alle necessità.

La tecnologia "contactless" solitamente viene utilizzata per la catalogazione di merci mediante il Radio Frequency IDentification, quando attraversiamo il casello dell'autostrada senza fermarci o quando effettuiamo pagamenti. In quest'ultimo caso stiamo utilizzando le carte di pagamento contactless che non sono altro che un'applicazione della innovativa tecnologia RFID dall'inglese Radio-Frequency IDentification, in italiano identificazione a radiofrequenza.
A differenze delle normali
carte di credito o bancomat, le carte di pagamento contactless, denominate anche "smart card" non richiedono nessun contatto o inserimento all'interno dei lettori, ma è sufficiente solo avvicinarle per effettuare la transazione.

 

 

Quali sono i vantaggi delle smart card o carte contactless?

Le carte contactless permettono pagamenti molto veloci, spesso nel caso di importi minimi di circa 20, 30€ non è necessario neanche digitare il pin o firmare la ricevuta.
Un altro vantaggio è che questa tecnologia può essere implementata nei cellulari e smartphone di ultima generazione mediante scambio di dati NFC (Near Field Communication), ovvero con sistema RFID read/write abilitato. Immaginate la comodità di pagare qualunque cosa solo appoggiando il cellulare vicino al lettore!

 

I circuiti che prevedono pagamenti contactless bancomat e carte di credito

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Ad oggi i più grandi e utilizzati circuiti utilizzano soluzioni di pagamento contactless e parliamo di colossi come Visa, Mastercard e American Express. Sono già in circolazione con questa tecnologia sia carte prepagate, carte di debito, carte di credito tradizionali e carte prepagate multiservizi (ad esempio le Carte di Ateneo, che permettono una spesa di massimo 25€ con pagamento contacless per servizi offerti da strutture universitarie come biblioteche, stamperie, parcheggi, eccetera).

I classici terminali di accettazione o POS possono essere abilitati aggiungendo un piccolo dispositivo supplementare alla base o al PIN PAD. Attualmente i brand più famosi sono VeriFone e Ingenico.
Milano è stata la città che per prima ha sperimentato questa nuova forma di pagamento veloce e si prevede che l'utilizzo si amplierà a breve in tutta Italia. Dal 1 gennaio 2016 anche Trenitalia accetta forme di pagamento con smart card o carte contactless per l'acquisto di biglietti con importi che non superano 25€.

 

In Europa è boom di pagamenti contactless

In un solo anno l'impatto dei pagamenti contacless con carta è passato, in Europa, dal 36 per cento al 52 per cento: lo rivela l'ultima indagine di Visa, che ha studiato la piattaforma europea NFC. E, a sorpresa, non sono solo i giovani a usare questi strumenti.

I pagamenti attraverso la tecnologia contactless, ovvero con carte che non è necessario inserire nel tradizionale lettore o Pos, ma soltanto avvicinare allo strumento, sono in aumento in tutta Europa. Se, infatti, la loro diffusione era attestata al 36 per cento delle operazioni nel corso del 2015, nell'ultimo anno abbiamo assistito al sorpasso, avendo raggiunto la quota del 52 per cento.

Lo rivela l'ultimo report del Digital Payments Study di Visa, presentato proprio in questi giorni, con una retrospettiva sul 2016 appena concluso: questo sensibile incremento delle transazioni via NFC stimola, inoltre, anche altre forme innovative di pagamento, sia online che offline. Segno più, dunque, per l'infrastruttura europea NFC, che consiste in 165 milioni di tessere e 3,4 milioni di terminali d'accettazione.

Anche i "maturi" cambiano. E non bisogna pensare che siano solo i giovani consumatori a trainare questo trend, generalmente considerati più abituati all’approccio alle nuove tecnologie: secondo il dossier, infatti, sono in crescita gli utilizzi da parte di tutte le fasce d'età, e addirittura l’aumento più importante è quello della fascia dei 55-64enni, che ha assistito a un incremento del 64% dal 2015.

 

 

Pagamenti contactless in Italia

E in Italia? Anche in Italia è sbarcata questa (ennesima) rivoluzione tecnologica e culturale, e vale la pena ricordare che proprio dal primo gennaio 2016 le macchine distributrici di biglietti di Trenitalia sono state programmate per consentire il pagamento conctacless, senza inserimento del PIN, per importi fino a 25 euro. Oltre alla riduzione dei tempi delle operazioni, l'altro grande vantaggio che sta spingendo alla diffusione di questo sistema è nella sua versatilità, visto che, come si legge anche nell'approfondimento di www.fissovariabile.it, è a disposizione sia delle carte prepagate che di carte di credito e di debito.

 

Contactless e smart mobility

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Altro aspetto interessante che emerge dall'analisi di Visa è nel fatto che il sistema contactless sta anche avendo un impatto notevole anche su altri metodi di pagamento, aprendo la strada allo sviluppo di servizi di Smart Mobility e Smart City. Come riscontrato in tutta Europa, infatti, chi ha utilizzato la tecnologia NFC contactless ne ha apprezzato i benefici, e pertanto si dimostra più aperto all’adozione di dispositivi mobili per i pagamenti digitali sia in punti vendita fisici (in termini numerici, parliamo di una quota del 52 per cento di utilizzatori di carte contactless contro un 32 per cento che non le utilizzano), sia per acquistare tramite app dell’esercente (il raffronto qui è 49 per cento contro 31 per cento), sia addirittura per pagare semplicemente il pasto (50 per cento contro 30).

 

Pagamenti veloci con smartphone

Inoltre, nel 2016 quasi la metà del campione intervistato ha dichiarato di eseguire pagamenti in mobilità via app, rispetto al 38 per cento cui ci era fermati l’anno precedente. Ed è sugli stessi livelli la quota di consumatori che concorda nel sostenere che poter pagare con dispositivo mobile o wearable rende più facile l’acquisto di prodotti, rendendo ancora più evidenti quelli che sono considerati i principali aspetti positivi di questa modalità di pagamento, ovvero la maggiore comodità (61 per cento delle risposte) e la possibilità di pagare sempre e dovunque (59 per cento).

 

I consumatori europei sono showroomer

Nella parte finale, lo studio sui Digital Payments in Europa analizza i comportamenti dei consumatori, e in particolare le loro abitudini di acquisto tra canali digitali e negozi fisici: ebbene, trionfa ancora il mix di esperienze, perché sette europei su dieci si rivelano “showroomer”, ovvero preferiscono vedere di persona un prodotto nel punto vendita prima di procedere all’acquisto online. Anche perché ai clienti continua a piacere la possibilità di interagire con commessi e personale di vendita, oltre che di vedere un prodotto di persona.

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