Come avviare una struttura ricettiva in Italia
Avviare una propria attività alberghiera è un investimento importante, che richiede competenze qualificate e tanto amore, se si vuole riscuotere un certo tipo di successo.
Si tratta comunque di un ambito costantemente in crescita, anche per via dell'alto interesse turistico che il Bel Paese suscita nei viaggiatori di tutto il mondo.
Per questo si tratta di uno di quei settori che anche in tempi di crisi riescono a mostrare dei risultati a dir poco straordinari. Gli sbocchi, in effetti, sono tanti e basta semplicemente un po' di fantasia per trovare delle soluzioni ai propri problemi di crescita.
I clienti si rivolgono alle strutture ricettive non solo per motivi turistici, ma anche per quelli lavorativi: i viaggi di business in Italia stanno aumentando di anno in anno. Anche per questo gli hotel hanno un database di clienti estremamente eterogeneo e variegato: si spazia dai giovani che vanno in vacanza in un'altra città agli uomini d'affari che vogliono sostare in un centro urbano e godersi le sue meraviglie storiche, artistiche e gastronomiche oltre che semplicemente lavorare.
Avere i clienti segmentati in base a tipologie, come ad esempio “famiglie con bambini”, “viaggiatore business”, etc…, permette di costruire offerte mirate per un marketing intelligente.
Sono tanti ormai i software gestionali per hotel, che permettono di suddividere i clienti e i prospect in base agli interessi e a molti altri fattori.
Gli alberghi, per giunta, non rappresentano ormai ciò che si può considerare come una scelta lussuosa; tutt'altro: in molti casi si tratta di una soluzione pressoché obbligata (e anche particolarmente utile) per coloro che arrivano un'altra città.
E sebbene l'investimento nel settore alberghiero sia un impegno degno di nota, le soddisfazioni potrebbero essere tante. Ogni hotel, in effetti, ha bisogno di vari dipendenti che si possano occupare di tutto ciò che riguarda la gestione di quella che è una struttura tanto grande quanto specializzata.
Ai dipendenti da assumere si aggiunge anche una vasta gamma di permessi, certificazioni e documenti più variegati. Detto questo, cerchiamo di capire quali sono i requisiti da rispettare aprire un'attività alberghiera nel Bel Paese.
Prima di continuare la lettura vorrei consigliarti di dare uno sguardo alla sezione principale, qui troverai decine e decine di guide su come avviare attività imprenditoriali che ti porteranno a raggiungere il successo tanto sperato: vai qui!
Aprire una struttura ricettiva: ecco quali requisiti bisogna rispettare
La Legge dello Stato Italiano prevede diverse norme che bisogna rispettare per aprire un hotel o albergo. Per esempio, è richiesto il rispetto dei requisiti di tipo "morale": dunque non bisogna avere delle interdizioni legate a questo tipo di attività oppure avere dei fallimenti nel settore alberghiero che potrebbero impedire l'apertura di questo tipo di attività.
Questo è necessario per evitare che delle persone che in passato hanno avuto dei problemi a sviluppare un'attività di questo tipo possano intraprendere ciò che si può comunque a pieno titolo considerare come un'attività imprenditoriale che richiede il massimo impegno.
A queste si aggiunge il bisogno di trovare un immobile che non solo abbia tutte le autorizzazioni in regola, ma che presenti anche degli spazi ben adeguati all'apertura di un albergo. Dunque, lo spazio alberghiero deve includere non solo le numerose camere per gli ospiti, ma anche i bagni e numerosi locali per il servizio (la stanza di controllo, quella per il receptionist e così via). A questo si aggiungono le norme igienico-sanitarie il cui rispetto è obbligatorio per legge. Nel caso di mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie, difatti, diventerà pressoché impossibile ottenere il documento utile per avviare l'attività.
In ogni caso, la Legge prevede comunque la possibilità di mettere il locale in regola lavorandoci. Ovviamente, i lavori costano e si aggiungono all'investimento globale.
Solo dopo aver reso adatto il locale si può procedere al rispetto dei requisiti burocratici.
I passi da svolgere in questo campo sono:
-
L'apertura di una partita IVA (nell'Agenzia delle Entrate);
-
Iscrivere l'attività al Registro delle Imprese;
-
Iscrivere l'attività a INPS e INAIL;
-
Ottenere la certificazione sanitaria richiesta presso l'ASL di competenze del territorio;
-
Compilare e inviare al Comune della zona in cui è aperta l'attività la Dichiarazione d'inizio dell'attività;
-
Infine, in alcune regioni è previsto anche un altro obbligo da rispettare: parliamo dell'Atto di costituzione di una società. Per l'onor del vero bisogna dire che si tratta di un documento facoltativo, ma che comunque viene richiesto in un gran ventaglio di casi.
Aprire una struttura ricettiva: l'organizzazione e l'avvio
Prima ancora di aprire l'attività vera e propria è strettamente necessario creare un business plan ben dettaglio e accurato. Si tratta di ciò che molti ritengono una strategia di marketing e di crescita: bisognerà, insomma, quali sono le mosse da svolgere affinché l'hotel venga realizzato senza che ci siano troppe difficoltà. Detta in parole semplici: è la tattica che bisogna seguire una volta aperto l'albergo, al fine di aumentarne la popolarità.
A tutto questo si aggiunge un'altra necessità da non trascurare: il preventivo di spesa. Difatti, il titolare del futuro albergo dovrà essere in grado di stimare, almeno preventivamente, la quantità di soldi che dovranno essere investiti per garantire una corretta crescita dell'attività alberghiera. Il costo viene stimato in relazione al Ritorno sull'Investimento (ROI), che a sua volta dipende dalla dimensione dell'hotel, dalla città in cui si troverà e così via. Gli hotel, in effetti, possono venire aperti senza problemi in una vasta gamma di zone, ma è ovvio che scegliere un centro urbano molto turistico si riuscirà a raggiungere il guadagno più facilmente.
Il successo degli alberghi, difatti, dipende dalla quantità degli ospiti che lo visitano durante tutto l'arco dell'anno, anche se ci sono degli hotel che guadagnano di più durante l'alta stagione estiva oppure quella invernale.
Meglio scegliere il centro della città, anche se è più caro, rispetto alla periferia; altresì, se si può realizzare un buon albergo a ridosso della spiaggia oppure in una conosciuta località montana, perché ignorare questa possibilità? Insomma, tutte le idee relative ai luoghi popolari e famosi sono sicuramente ben accette, anche perché riescono a dare una considerevole spinta in più all'hotel stesso; esso si ritrova subito in una posizione di partenza e con un buon piano di marketing si riesce a dargli tanta visibilità che, a sua volta, comporta un'affluenza sempre più grande dei turisti provenienti da varie parti del mondo.
La scelta della zona va valutata anche in base alle esigenze dei clienti rispetto alla stessa. Questo significa che l'albergo si trova in una zona montuosa particolarmente fredda, una buona idea sarebbe quella di dotare la struttura di tutto il necessario perché i clienti quel freddo non lo percepiscano: riscaldamento, coperte, vestiti caldi e così via. Il comfort dei clienti, del resto, come sempre viene prima di ogni altra cosa.
Tra le altre zone da valutare per la realizzazione dell'albergo spiccano dei posti molto affollati, per esempio:
-
nei pressi dello stadio della città;
-
vicino all'aeroporto o alla stazione;
-
nei pressi di strutture politiche o culturali (per esempio musei);
-
vicino alle grandi strade urbane o autostrade, a patto che l'hotel stesso abbia un buon isolamento acustico.
Infine, da valutare anche la concorrenza presente sul territorio: meglio evitare quelle zone dove gli hotel sono già troppi. Invece sarebbe meglio scegliere un compromesso tra una zona che non include ancora molti hotel e che si trovi il più vicino possibile al centro cittadino oppure vicino a uno dei luoghi descritti sopra.
Apertura della struttura ricettiva: costi
Ovviamente, l'investimento da svolgere per aprire un hotel è molto elevato, come per una qualsiasi attività commerciale che si rispetti. Bisogna fare i conti in relazione alla metratura dell'hotel, alla zona scelta, all'arredo, ai servizi offerti, alle utenze, stanze, pulizia delle stesse, senza dimenticarsi di tutto ciò che riguarda le apparecchiature e tutto il procedimento burocratico da svolgere.
Da valutare anche il personale a cui, ovviamente, bisogna pagare uno stipendio. In genere il prezzo di base parte da 300.000 euro fino a qualche milione e dipende se l'hotel è a 2, 3, 4 o 5 stelle. In quest'ultimo caso bisogna essere pronti a sostenere un investimento iniziale davvero altissimo.
Ovviamente, molto dipenderà anche dal numero delle stanze dell'hotel: un minor numero di stanze, difatti, comporterà anche una minore spesa iniziale. Gli standard di qualità offerti devono sempre e comunque rispettare il numero di stelle dell'albergo.
Il sistema delle stelle: come si ottengono?
Per potersi assegnare delle stelle è necessario rispettare i requisiti nazionali. Tanto per fare un esempio, gli hotel a una oppure due stelle sono quelle che includono delle camere di 8 oppure 14 metri quadrati.
Il servizio di ricevimento in questo caso è quello di mezza giornata e i bagni devono essere presenti nella maggior parte delle camere (circa nel 60%). Come si vede, dunque, anche per ottenere 1 o 2 stelle bisogna rispettare dei requisiti abbastanza elevati.
Già gli hotel a 3 stelle devono ospitare un bagno in ogni camera. I requisiti per quelli a 4 o 5 stelle, invece, aumentano ancora di più.
Aprire una struttura ricettiva: le prospettive di guadagno
Infine, parliamo di tutto ciò che riguarda il guadagno dopo l'investimento svolto. Molto dipende dalla struttura stessa, dalla promozione e dalla gestione. Come mostrano le statistiche, il successo di un albergo è direttamente correlato alla pubblicità realizzata. Gestendo l'albergo in maniera eccelsa, rispondendo adeguatamente a tutte le esigenze dei clienti e fornendo loro i vari servizi di cui questi hanno bisogno, sarà possibile realizzare un buon progetto che in circa 8-10 anni permetterà all'investitore di avere un Ritorno sull'Investimento pari al 100%.
Successivamente, dunque, egli potrà avere un guadagno annuo netto.