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Come avviare uno studio notarile

 

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Una delle carriere più ambite tra i giovani ragazzi è sicuramente quella del notaio. Si tratta di una professione di prestigio che apporta degli ottimi guadagni. Chi non vorrebbe un lavoro così, alzi la mano!

Tuttavia non è facile intraprendere la suddetta carriera cari lettori, perché occorre tanto studio, dedizione, pazienza.

Ma se tali caratteristiche rispecchiano ognuno di voi, ecco che questo post si rivela alquanto utile, poiché illustreremo passo dopo passo tutto quello che occorre sapere per diventare notaio ed avviare così uno studio notarile.

Quante volte abbiamo sentito dire che per intraprendere la suddetta carriera occorre essere un figlio di un notaio? In parte questo è anche vero, tuttavia per chi volesse rivestire questa carica, sappiate che è possibile.

Per chi vuole intraprendere la suddetta carriera bisogna prima di tutto laurearsi in giurisprudenza. Ebbene si, possono accedere alla mansione in questione soltanto coloro che si laureano in legge.

Il notaio oltre ad essere un libero professionista, funge anche da pubblico ufficiale, il suo compito dunque, è quello di convalidare i contratti e altri atti giuridici, tutela i cittadini nella stessa misura e ogni controllo che svolge viene eseguito legalmente.

Oltretutto svolge un’altra funzione, ovvero riscuote per conto dello Stato le imposte correlate ai vari atti che vengono eseguiti dai vari soggetti, come le imposte catastali, ipotecarie ecc.. avendo l’accortezza di versare ogni anno le imposte indirette.

Prima di iniziare a leggere la guida per come diventare un otaio di successo ti voglio indicare una sezione dove potrai avere consigli e dritte su come avviare molte altre attività lavorative.

 

 

Ma come si avvia uno studio notarile?

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Prima di illustrare tutto ciò che occorre sapere per diventare notaio è fondamentale sottolineare che non è facile intraprendere questa professione, non soltanto per il lungo percorso di studi che occorre affrontare, ma anche perché bisogna oltretutto superare un periodo di pratica notarile, la cui durata è di 18 mesi, e oltre a ciò è doveroso sapere che il numero di posti è limitato, pertanto il concorso notarile viene bandito dal ministero della Giustizia una volta l’anno e in media solo un aspirante su 20 riesce a superare le varie prove in quanto il concorso richiede una preparazione di alti livelli.

 

Come avviare uno studio notarile: la pratica notarile

Prima di svolgere il tirocinio o il praticantato presso uno studio notarile, come abbiamo illustrato in precedenza, occorre avere in mano la laurea in giurisprudenza. La si ottiene dopo aver svolto 21 esami complessivi.

Una volta che è stata conseguita la laurea, bisogna presentare una domanda di ammissione presso uno studio notarile per la durata di 18 mesi. Nello specifico bisogna per prima cosa individuare lo studio dove effettuare la pratica, poi iscriversi nel registro dei praticanti e ogni due mesi occorre presentare un certificato da parte del notaio che attesti l’effettivo svolgimento da parte dell’aspirante.

Una volta trascorsi i 18 mesi, presso il Consiglio Notarile, l’individuo dovrà esibire il certificato che ne conferma la compiuta pratica.

 

Requisiti fondamentali: Per poter essere ammessi allo studio notarile e svolgere il praticantato, l’aspirante deve possedere i seguenti requisiti:

  • Laurea in giurisprudenza conseguita in un’Università italiana ma anche estera purché il titolo sia lo stesso;

  • Essere cittadino italiano o comunque sia avere la cittadinanza in uno dei 28 Paesi dell’Unione Europea.

 

Avviare uno studio notarile: il concorso pubblico

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Dopo aver svolto un periodo di pratica della durata di 18 mesi è possibile accedere al concorso che come abbiamo ribadito poc’anzi viene bandito una volta l’anno e la sede è a  Roma.

Non è facile superare il concorso, ma con uno spirito di sacrificio, con una buona dose di pazienza, costanza e tanto studio non sarà impossibile! Purtroppo c’è da dire che se le prove per tre volte non vengono superate, non sarà possibile accedere alla quarta volta per il concorso di selezione, ma l’individuo perde il diritto a parteciparvi nuovamente.

Quindi se si vuole partecipare al concorso, attenzione ai tentativi per provarlo!

Ma vediamo nello specifico in cosa consistono le prove del concorso: ci sono da superare due prove, una scritta e una orale. Se si supera l’esame scritto si accede automaticamente alla prova orale.

La prova scritta consiste in tre prove teoriche-pratiche, una volta superata si passa all’esame orale. Anche qui le materie sono alquanto insidiose poiché la verifica prevede due materie, quella tributaria e la legge notarile.

Nello specifico:

  • Esame scritto: composto da tre prove caratterizzate da: un testamento e due atti di diritto civile e commerciale;

  • Esame orale: anche qui vengono richiesti tre esami, diritto civile, commerciale e volontario giurisdizione, poi c’è l’altra verifica che verte sulle disposizioni dell’Ordinamento del Notariato e archivi notarili, ed infine l’ultima verifica che concerne le disposizioni riguardanti le imposte indirette.

 

Dopo aver svolto l’ultimo esame occorrerà attendere la graduatoria. Ma non è finita qua, perché sarà lo stesso Ministero della Giustizia che assegnerà la sede per il lavoro del notaio, proprio così.

Non è l’aspirante professionista a decidere dove svolgere la propria attività come molti potrebbero erroneamente pensare.

Una volta che la graduatoria è stata pubblicata, entro tre mesi il vincitore deve avviare lo studio notarile.

Prima di iniziare l’attività dovrà fare un solenne giuramento presso il Tribunale della sede assegnata.

Una volta eseguite queste formalità, il Consiglio Notarile fornisce al novello notaio un sigillo. A questo punto il notaio potrà tranquillamente iscriversi al ruolo del distretto notarile di appartenenza. Almeno all'inizio, se non si ha una cerchia di clienti fidati, può essere utile iscriversi a portali sul web che offrono visibilità a notai in ogni parte d'Italia e soprattutto mettere online il sito professionale ufficiale dell'attività (qui trovi un esempio notaiosartori.it) in modo da allargare il raggio d'azione.

 

 

Avviare uno studio notarile: quanto guadagna un notaio?

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Sicuramente i guadagni sono molto alti, però c’è da dire che non tutti percepiscono lo stesso reddito annuale e questo può dipendere da molteplici fattori, che vedremo in avanti.

Solitamente un buon notaio arriva a guadagnare sui 200.000€ l’anno, insomma un introito non di poco conto. Tuttavia c’è da sottolineare che sono sempre meno gli studenti che decidono di intraprendere la suddetta professione poiché il percorso da come si è potuto constatare è lungo e alquanto complesso.

E’ bene oltretutto precisare che non tutti i notai arrivano a guadagnare la cifra sopra menzionata. Da una recente ricerca infatti, è stato dimostrato che il 70% dei notai non supera i 5.000€ al mese, mentre altri non arrivano neanche a 2.000€ al mese.

 

Perchè sussiste questa differenza? I fattori che possono incidere sono molteplici. Vediamoli più nel dettaglio:

  • Reputazione dello studio;

  • La posizione dello studio all’interno della città;

  • Il giro di clienti che il notaio riesce a realizzare;

  • Posizione geografica all’interno della nazione: questo significa che i notai hanno la capacità di guadagnare cifre maggiori rispetto al sud, poiché il giro di affari di alcune città come ad esempio Milano, Roma, Torino è molto più remunerativo rispetto ad altre città del Mezzogiorno come Napoli, Catanzaro, Messina, ecc…

 

La strada per diventare notaio è sicuramente lunga e difficile, ma se avrete un forte senso di determinazione e grande coraggio la riuscita è assolutamente possibile. E’ normale demoralizzarsi di tanto in tanto, ma se riuscirete a trovare elementi e aspetti interessanti di questa professione, allora la riuscita è assicurata.

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