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Come avviare studio medico dermatologico

 

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Avviare uno studio medico dermatologico non è propriamente facile, poiché bisogna disporre di requisiti e competenze nel settore che si acquisiscono solo dopo anni e anni di duro studio nei banchi dell'università e pratica negli ambulatori e ospedali.

Tuttavia se la passione verso il proprio lavoro è così grande e se non si ha paura di affrontare degli ostacoli, ecco qui di seguito tutti i dettagli per poter aprire uno studio medico dermatologico.

E’ doveroso dapprima fare una piccola premessa: questo post è a scopo puramente informativo, pertanto è consigliabile rivolgersi ad un consulente altamente preparato in maniera tale che fornisca tutte le informazioni del caso e che prepari tutta la documentazione necessaria per poter avviare uno studio medico dermatologico.

Oltre al consulente, è fondamentale rivolgersi anche all’ASL in quanto è proprio questo ente che detta i requisiti da rispettare, e le pratiche burocratiche da effettuare.

Purtroppo per aprire uno studio medico dermatologico, non esistono regole generali valide per tutti, poichè ogni Regione possiede una propria normativa specifica, l’unico aspetto che rimane inalterato è il contratto di locazione.

Non sei ancora sicuro di cosa fare del tuo futuro? ti consiglio allora di dare una lettura alla sezione del portale dedicata a come avviare moltissime altre attività imprenditoriali: clicca qui!

 

 

I requisiti per poter aprire uno studio medico dermatologico

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E’ chiaro che per poter aprire uno studio dermatologico bisogna essere in possesso di titoli per l’esercizio della professione, quindi oltre ai vari titoli di studio, occorre essere iscritti all’Ordine dei Medici previsto per la suddetta categoria.

Poi occorre aprire la P.Iva recandosi presso l’Agenzia delle Entrate, regolarizzare la propria posizione contributiva presso l’ENPAM (cassa di previdenza dei medici), si tratta di una procedura piuttosto semplice e può essere eseguita dal medico stesso, procedere all’iscrizione INAIL.

Se poi l’intenzione è quella di aprire uno studio medico dermatologico associato, tutti i colleghi dovranno essere iscritti all’Ordine dei Medici competenti, oltre a rispettare l’iter burocratico sopra menzionato.

Oltretutto è obbligatorio per tutti i professionisti iscritti all’Albo attivare una posta elettronica certificata (PEC) e comunicarla successivamente all’Ordine dei Medici.

Un altro piccolo aspetto da porre attenzione: non è necessaria presentare la SCIA al comune di appartenenza quando si tratta di effettuare solamente visite anche con diagnostica strumentale non invasiva.

Quindi,  poter avviare un’attività del genere non occorre avere in mano alcuna autorizzazione amministrativa e né tantomeno vengono effettuati specifici controlli da parte dell’Autorità sanitaria, questo perché stiamo parlando di uno studio medico dermatologico privato e non di un ambulatorio privato.

La differenza sostanziale tra le due strutture è palese: nello studio medico è presente lo specialista, che esegue visite esclusivamente a pagamento, quindi per poter usufruire di tale servizio bisogna prenotare la visita e successivamente sottoporsi ad una visita o trattamento. Discorso a parte invece va fatto per l’ambulatorio: si tratta di un luogo aperto al pubblico e in quanto tale deve rispettare alcuni obblighi imposti dalla legge.

Il medico specialista ha ampia libertà di scelta in merito a quando prestare servizio, mentre negli ambulatori questo non avviene, gli orari sono imposti e dunque occorre rispettarli.

 

La scelta dell’immobile per poter aprire uno studio medico dermatologico

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La scelta dell’immobile è fondamentale e pertanto bisogna prestare attenzione ad alcuni fattori prima di stipulare un contratto di locazione o procedere con l’acquisto del medesimo.

Il locale va scelto in base alle proprie esigenze: se lo spazio da destinarsi riguarda soltanto la professione di dermatologo allora in tal caso potrebbero andar bene anche 70 o 80 metri quadri.

 

Non è detto che lo studio debba essere molto ampio, l’importante è che venga così strutturato:

  • Sala d’attesa;

  • Servizi igienici adeguati;

  • Stanza per le visite.

 

E’ preferibile che lo studio non si affacci direttamente sulla sala di attesa. Altre caratteristiche che deve possedere sono le seguenti:

  • Idonea illuminazione ed areazione in tutte le stanze;

  • Abitabilità secondo le normative urbanistiche.

 

Per la sala visite:

  • Il pavimento deve essere lavabile;

  • Superficie adeguata. Ovviamente la grandezza varia a seconda delle strumentazioni e dei suoi componenti;

  • Deve essere presente uno spogliatoio per il medico e per i suoi eventuali collaboratori;

  • Una stanza apposita dove riporre asciugamani sporchi o camici.

 

Per il servizio igienico:

  • Almeno un servizio igienico deve essere presente al servizio degli utenti, e deve essere facilmente accessibile anche per i disabili;

  • Il lavabo deve presentarsi con comandi non manuali;

  • Devono essere presenti dispenser di sapone e asciugamani monouso.

 

E’ importante anche porre attenzione a dove aprire lo studio medico dermatologico. E’ consigliabile valutare aree dove non sono presenti vie di grande traffico, ma al contrario,  è bene optare per un’area un po’ riservata l’importante che sia facilmente raggiungibile e che ci sia a disposizione un ampio parcheggio per i pazienti dove posteggiare il proprio veicolo senza dover spendere tempo inutile a cercare un parcheggio adeguato.

Oltretutto è consigliabile evitare di ricercare location situati in prossimità di insediamenti industriali numerosi, spazi destinati a riunioni pubbliche, aree adibite a mercati.

Un altro aspetto a cui prestare la dovuta considerazione è il seguente: lo studio medico dermatologico non deve essere contiguo a garage, trombe di scale, o a vani ascensori.

Se i prezzi per un contratto di locazione sono piuttosto alti magari perché il locale è posto in una zona molto frequentata, perché non affittare un appartamento? Infatti non sono pochi i dermatologi così come molti altri medici che eseguono le loro prestazioni all’interno di un appartamento. L’importante è che ogni stanza venga suddivisa tenendo in considerazione quanto illustrato in precedenza.

 

 

Come avviare uno studio medico dermatologico: i costi da supportare

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Come per qualsiasi attività, anche in questo caso sono diversi i costi da sostenere per poter avviare uno studio medico dermatologico.

 

Tra i vari costi annoveriamo:

  • Affitto di locazione;

  • Tutte le spese adibite per l’iscrizione all’ENPAM, all’INAIL;

  • Eventuali ristrutturazioni all’interno della location;

  • Allestimento dello stesso;

  • Acquisto di macchinari e dispositivi.

 

Per offrire un servizio completo ai propri pazienti un buon dermatologo deve disporre altresì di efficaci e strumenti all’avanguardia per eseguire ed appurare diagnosi relative alla pelle.

Per battere la concorrenza e contraddistinguersi sul mercato dunque, è necessario rivolgere l’attenzione all’acquisto di buoni macchinari di ultima generazione, come ad esempio il laser frazionato ablativo (puoi approfondire su www.eufoton.com) o altri macchinari per combattere diversi problemi legati alla pelle.

Non possiamo indicare con certezza qual è il costo per avviare uno studio medico dermatologico, indicativamente  potrebbe essere sulle 50.000-60.000€, ma questo dipenderà dalla grandezza della location, dalle varie modifiche da apportare, il contratto di locazione, ma ciò che incide maggiormente sono i macchinari.

 

Aprire uno studio medico dermatologico: quanto si guadagna?

Da considerare che nelle fase iniziale occorre farsi un nome e un giro di clienti consolidato, per cui il guadagno medio a medico potrebbe aggirarsi intorno ai 2000€/3000€ al mese. Con il tempo, se il giovane medico dermatologo riuscirà ad allargare la sua cerchia potrebbe arrivare addirittura a guadagnare fino a 7.000, 8000€ al mese netti, insomma uno stipendio non indifferente.

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