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Come diventare istruttore di guida sportiva

 

Quella di istruttore di guida sportiva è una professione bella, affascinante ma molto delicata. Non solo ci vuole molta pazienza, per fare la differenza con i propri allievi, ma ci vogliono anche tante altre skills personali, al fine di rendere le lezioni quanto più sicure e comprensibile possibili.

 

Un istruttore di guida sportiva è un soggetto esperto e competente che impartisce lezioni pratiche di guida direttamente in pista.

 

 

A differenza dell’insegnante che trasmette ai suoli allievi tutto ciò che di teorico e conoscitivo bisogna sapere sulle quattro ruote, l’istruttore di contro deve mettere in atto con i partecipanti al corso, tutto quello che in un primo momento è stato impartito teoricamente, dando anche spiegazioni pratiche mentre si è alla guida.

 

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Da ciò ne deriva che non si tratta di un lavoro adatto a tutti, anche perché il percorso da seguire per esercitare la professione di istruttore di guida sportiva è lungo, difficile e complesso. Inoltre tutto dipende anche dalla disciplina nella quale ci si vuole cimentare.

La guida sportiva si esplica infatti in tre categorie: la velocità, il rally e il karting. Tieni presente che il rally o i velodromi sono pratiche pioo diffuse nel nostro paese, rispetto alle piste di kart considerate ormai un punto di riferimento per molti hobbisti.

Il karting invece è una sorta di primo livello per quanti si accostano per la prima volta a una corsa su pista. Per guidare un kart non ci vuole un’età minima, e sicuramente fare karting è un buon punto d’inizio per coloro che poi vogliono correre in pista a livello professionale. Questo vuol dire che sono sempre di più le richieste di istruttori di guida sportiva. Con l'aiuto degli esperti del settore, gli amici di RSEItalia (con i quali ad esempio è possibile prenotare un giro in pista nel circuito del Mugello) cercheremo di rispondere a queste domande: quali sono i requisiti necessari per diventare un istruttore? Qual è il percorso formativo? Quali i consigli per esercitare la professione nel migliore dei modi?

 

 

L’iter formativo per diventare un istruttore di guida sportiva su pista

Non ci si può improntare dall’oggi al domani istruttori di guida sportiva. E' necessaria molta esperienza in campo pratico e si deve seguire un percorso formativo ad hoc. L’istruttore deve infatti aver conseguito l’abilitazione ad esercitare tale professione, seguendo corsi a pagamento.

Qualunque corso di guida sportiva prevede, infatti, una serie di ore in aula dove approfondire la diagnosi tecnica e le possibilità di intervento sulla vettura che, in una gara, deve adattarsi al pilota e alle sue caratteristiche personali, come un guanto.

Per diventare istruttore di guida è indispensabile seguire il corso di formazione, in quanto propedeutico al superamento di un esame specifico. Al termine del corso, viene rilasciato un attestato che consente di poter fare domanda di ammissione all’esame.

Tale esame si tiene presso la Provincia di competenza o laddove la Provincia non abbia bandito date di esami per carenza di domande anche presso altre Province. Per accedere all’esame, oltre ad aver preso parte al corso formativo,  bisogna avere più di 24 anni, essere in possesso di un diploma di scuola superiore e non avere riportato condanne penali ovvero non essere stato dichiarato delinquente abituale.

Altro requisito concerne la patente: l’aspirante istruttore di guida sportiva deve possedere molteplici patenti speciali, oltre quella classica. In mancanza ad esempio della patente A, si è costretti ad una riduzione a 30 ore, rispetto alle 40 previste, di corso di guida obbligatorio, che prevede pure una parte teorica di 80 ore in aula.

Servono, inoltre, una buona dose di pazienza oltre ad una grande capacità di rapportarsi e di comunicare con persone, a volte, molto giovani ed inesperte.

 

 

La licenza di istruttore di guida sportiva

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Per avviare attività di istruttore di guida sportiva è necessario possedere una licenza rilasciata dall’ACI Sport. Le indicazioni per fare richiesta di licenza sono contenute nell’annuario sportivo automobilistico che l’ACI pubblica sul proprio sito ogni anno.

Tale domanda può essere presentata presso gli uffici sportivi dell’Automobile Club di ogni provincia. Affinché venga riconosciuta la licenza, è importante essere in perfette condizioni fisiche (certificate da un medico), nonché essersi sottoposto alla vaccinazione antitetanica. Bisogna altresi pagare delle tasse e dopodiché si deve accumulare esperienza, tra prove, allenamenti e gare. Fino a qualche anno fa non esisteva infatti una licenza ufficiale di istruttore di guida sportiva. Erano previste licenze per la guida sicura, per la guida militare, ma non per chi volesse allevare nuovi piloti vantando un titolo riconosciuto ufficialmente.

Un buon istruttore di guida sportiva prima di essere tale, deve essere un buon pilota, capace di conoscere la vettura, testarla, gestire i problemi e avere i riflessi sempre pronti.

 

Come si esercita la professione di istruttore di guida sportiva

Se vuoi esercitare la professione di istruttore di guida sportiva e se possiedi tutte le skills fino ad ora indicate, allora puoi iniziare a cercare un lavoro presso una scuola guida. Puoi in alternativa decidere di esercitare in maniera autonoma aprendo la partita Iva e imparando lezioni a chi è interessato.

Tieni tuttavia conto che la professione è regolata dal contratto nazionale di lavoro oppure puoi lavorare in maniera autonoma con partita Iva. Ovviamente le modalità possono variare da Provincia e Provincia e pertanto, è opportuno verificare la corretta procedura presso l’Ente di competenza.

L’istruttore è legato a una sola scuola di formazione di piloti. Non sono ammessi contratti a progetto o stage. Questo vuol dire che bisogna ben ponderare la scelta lavorativa, prima di vincolarsi nell’uno o nell’altro verso.

 

 

Quanto guadagna un istruttore di scuola guida

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Per quanto attiene allo stipendio, se si è assunti il guadagno è limitato allo stipendio, secondo il CCNL di categoria. Se invece si esercita la professione in maniera autonoma, un istruttore guadagna dai 15 ai 40 euro l’ora in base all'esperienza. Si può lavorare in modo flessibile, ogni giorno della settimana, gestendo gli appuntamenti sulla base delle necessità dei singoli allievi.

Gli istruttori di guida sportiva che decidono di aprire un propria scuola o di lavorare con una propria pista, avranno ovviamente guadagni maggiori in quanto non sono vincolati ad alcun tipo di stipendio.

 

I corsi di aggiornamento

In ultimo è bene ricordare che per rimanere aggiornati con la tecnologia (le auto cambiano, e con esse anche le funzionalità di cui sono dotate) importante è seguire corsi di formazione periodici.

Tali corsi vengono organizzati presso le autoscuole, presso enti di formazione nonché dalle regioni o dalle province a seconda del caso specifico. In questo modo non si perdono le novità del settore e si possono offrire le migliori prestazioni ai propri allievi.

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