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Come aprire un B&B o affittacamere in Sicilia, la guida

 

Come aprire un B&B in Sicilia, la guida: consigli utili per avviare una struttura ricettiva a conduzione familiare che sia un tradizionale bed and breakfast o un semplice affittacamere, burocrazia e normative, scelta del locale, partita IVA.

 

 

La Sicilia è una delle regioni italiane più gettonate tra turisti e vacanzieri per le sue bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche. Numerosi sono i luoghi turistici famosi a livello internazionale e frequentati da turisti provenienti da tutto il mondo. Parliamo di località come Palermo, isole Egadi (raggiungibili grazie a transfer Isole Egadi da Trapani), San Vito lo Capo, la Valle dei Templi, Catania e l'ecosistema dell'Etna, e così via...

 

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Pertanto, coloro che hanno deciso di avviare una propria attività e vogliono sfruttare nel miglior modo possibile questo andirivieni di forestieri in loco, possono seriamente considerare l’idea di aprire un bed and breakfast o magari avviare una struttura adibita ad affittacamere.

Si tratta di una tipologia di attività del tutto peculiare, comunque gestibile (in particolare dal punto di vista fiscale, come si vedrà più avanti) più facilmente rispetto ad un albergo e ad un hotel.

Tuttavia occorre sapere come funziona l’avvio di un B&B e quali passi bisogna compiere.

Per chiarirti le idee, abbiamo deciso di farti un quadro generale della situazione con la seguente guida.

 

La differenza tra B&B e Hotel

Per capire come avviare un bed and breakfast in Sicilia devi informarti sulla legge regionale siciliana in merito e sul suo contenuto.

La normativa in questione definisce questa struttura come un’attività ricettiva, prevalentemente a conduzione familiare, con non più di cinque camere e non più di quattro posti letto per camera.

Aggiunge inoltre che trattasi di una struttura dedita solo alla fornitura di servizi di alloggio e prima colazione, indipendentemente dalla forma giuridica scelta per l’esercizio dell’attività.

È palese che siamo davanti ad una tipologia di attività che prevede requisiti molto più specifici e in un certo senso limitanti rispetto ad un hotel, un resort o un albergo, che possono invece dal loro canto offrire servizi più a largo spettro.

 

 

La scelta della location

Un primissimo passo che si effettua per aprire un B&B in Sicilia concerne la scelta della location. Non importa che il gestore o il proprietario dell’attività sia anche proprietario del locale, anzi. È consentito dalla legge regionale siciliana l’apertura del bed and breakfast presso un locale in affitto nonché all’interno di un condominio, proprio perché come visto in precedenza esiste il vincolo del numero massimo di camere e di posti letto.

Quello che però conta scegliere con molta cura è il paese e ancora il punto preciso della città o del paese in cui avviare la propria attività.

Occorre essere in una posizione ideale, poco distante da aeroporti o stazioni, ma al contempo anche poco distanti dal mare o dalle zone di massima attrazione turistica.

Meglio ancora se si tratta di un paesino in cui non sono presenti molti B&B, così da rappresentare la preferenza per i turisti che prenotano.

 

Quante stelle deve avere il B&B e i servizi obbligatori da offrire

Sempre stando a quella che è la vigente normativa regionale siciliana in materia di strutture turistiche, ogni B&B deve essere classificato con le stelle: da una a tre in base ai requisiti che prevede il Decreto Assessoriale dell'8 febbraio 2001.

La precedente norma citata indica anche quali dovranno essere i servizi obbligatori che la struttura è tenuta ad offrire ai suoi ospiti.

Essi sono:

  • La prima colazione;
  • L’alloggio;
  • La pulizia della camera quotidiana, con annessa fornitura di biancheria (lenzuola e teli bagno);
  • La fornitura di energia elettrica, di acqua calda e di riscaldamento dei locali.

 

 

La comunicazione dell’attività presso l'osservatorio turistico della Regione Siciliana

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Ogni regione gestisce il consenso di esercizio dell’attività in esame a modo proprio e secondo le leggi regionali interne. Nel caso della Regione Sicilia, chi avvia un bed and breakfast è tenuto ad esperire segnalazione presso l'Autorità di Pubblica Sicurezza dell'arrivo di ogni ospite entro le 24 ore dal momento del check-in.

I B&B siciliani hanno l'obbligo, al pari di ogni altra struttura ricettiva operante sul suolo della Sicilia, di comunicare all’organo competente gli arrivi e le presenze.

Tale organo è l'Osservatorio Turistico della Regione Siciliana il quale acquisisce tutti i dati sull’arrivo e la partenza dei clienti nelle strutture ricettive (ex Modello Istat C/59).

 

Obblighi sul servizio cibo

La domanda che tutti si pongono circa la gestione del bed and breakfast è se per colazione sia possibile servire cibi manipolati o se si debbano erogare esclusivamente cibi confezionati.

In Sicilia la norma prevede che si possano offrire biscotti, pane, croissant, frutta, latte, tè, caffè, insomma qualunque cibo che non sia cucinato in casa dal gestore.

Bevande calde e cibi confezionati (o anche provenienti da esercizi alimentari o da produttori autorizzati dal punto di vista igienico-sanitario) sono i soli consentiti.

 

Iter burocratico: PARTITA IVA sì o no?

Rispetto alle comuni attività, per il bed and breakfast il discorso burocrazia è molto più particolare. Questo in quanto, la legge regionale siciliana (così come quella di tante altre regioni) prevede la possibilità in capo al gestore del B&B di non aprire la partita Iva qualora tenga aperta la struttura 270 giorni l’anno su 365.

In questo caso l’attività verrebbe etichettata come saltuaria e non come vera e propria attività imprenditoriale. Oltre ad avere caratteristica di attività saltuaria, il bed and breakfast senza partita Iva deve altresì essere gestito a conduzione familiare, così da non assumere la forma di un’attività imprenditoriale.

Ovviamente, pur non essendo detentori di partita Iva o codice fiscale, è sempre opportuno emettere una ricevuta (non fiscale) in duplice copia (una delle quali da rilasciare agli ospiti) numerata progressivamente e con sopra riportati dati precisi e in particolare la data del pagamento.

 

 

Come verranno in questo caso gestiti i proventi dell’attività dal punto di vista fiscale? La legge regionale siciliana prevede che gli incassi siano tassati come "redditi diversi" provenienti da attività commerciali non esercitate abitualmente, al netto delle spese di gestioni prettamente documentate.

Ecco il motivo per il quale il B&B dovrebbe dotarsi di un bollettario o comunque di un libro mastro in cui riportare con meticolosità l’incasso del singolo corrispettivo. Il reddito in questo caso sarà formato sulla base (della somma) degli importi riportati sulle ricevute non fiscali rilasciate meno le spese di gestioni documentate (consigliamo in tal senso di non farsi rilasciare dai fornitori fatture fiscali in quanto l’Agenzia delle Entrate andrebbe a contestarle per assenza di Partita Iva).

In assenza della partita Iva non è necessario nemmeno iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. Tuttavia alcune Regioni consentono anche l'attività imprenditoriale.

L’alternativa al caso poc’anzi prospettato è rappresentata da un tradizionale B&B con partita Iva, quindi vera e propria attività imprenditoriale, in cui non c’è l’interruzione dei 90 giorni di apertura e in cui non per forza occorre basarsi sulla gestione familiare della struttura.

Ebbene in questo caso, per una convenienza dal punto fiscale, andando cioè incontro a notevoli incassi e a veri e propri adempimenti, è opportuno farsi consigliare da un commercialista a quale regime fiscale affidarsi.

Ad esempio si potrebbe propendere per il regime forfettario che consente un limite massimo di incasso di 65.000 euro l’anno. Se invece si superano questi proventi, il regime ordinario diventa la sola strada percorribile.

 

 

Affittacamere come alternativa al B&B professionale

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Se si vogliono bypassare i limiti previsti per il bed and breakfast (numero di stanze, numeri di posti letto per stanza, servizio di colazione obbligatorio, etc.) allora una struttura adibita ad affittacamere è la migliore alternativa.

In questo caso infatti si possono avere sei camere, suddivisibili anche in più unità all’interno dello stabile, e senza vincoli relativi al numero di posti letto e temporali.

In questo caso dovrai provvedere ad emettere la SCIA da inviare per via telematica al SUAP del Comune competente e dovrai effettuare l'iscrizione al registro delle imprese con tutti i conseguenti adempimenti fiscali e previdenziali.

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