Come guadagnare con il proprio terreno: 15 idee vincenti
Chi possiede un terreno, un piccolo orto o anche un giardino, dovrebbe considerare l’idea di farlo fruttare. Investire in un’attività di matrice agricola appare infatti oggi un business molto allettante, tant’è vero che ormai sempre più persone (anche professionisti) vanno alla ricerca di una dimora di campagna in cui dedicarsi alla coltivazione con amore.
Mettere a frutto il proprio terreno ha due grandissimi vantaggi: il benessere economico e quello mentale. Da un lato infatti pagare le tasse su una distesa inutilizzata non è il massimo, per cui decidere di far fruttare il potenziale del terreno aiuterà il proprio portafogli ad accrescere. Dall’altro invece avere a che fare con la natura e la genuinità regala un rilassamento mentale ed emotivo, che forse piacerà molto più dei soldi stessi.
È possibile dunque guadagnare con il proprio terreno, purché si facciano tutte le constatazioni utili alla situazione e si raccolgano le informazioni necessarie per buttarsi nell’avventura.
Vediamo insieme alcune idee vincenti per poter ricavare qualche soldo con il proprio appezzamento di terreno.
1) La funghicoltura
Una prima idea per monetizzare il proprio terreno potrebbe essere quella di dedicarsi alla funghicoltura. È un business in forte crescita, data l’enorme richiesta sul mercato.
Chi è interessato a questa tipologia di coltivazione deve partire con l’impiantare i miceli, ovvero gli apparati vegetativi dei funghi. Dopo aver ottenuto il composto bisogna aspettare fino a 15 giorni, a patto che la semina sia ad una temperatura di 35 gradi.
Quindi nel pieno rispetto di tempi e temperatura, e con il giusto livello di acidità del terreno, le prime punte di funghi possono anche fuoriuscire dopo sette giorni. Lasciali crescere ancora un po’ e fanne l’uso che desideri.
2) Coltivare aloe vera
L’aloe vera è una pianta "alla moda", non solo dal punto di vista decorativo, ma anche da quello cosmetico e alimentare. Si tratta sostanzialmente di una pianga semigrassa che apporta notevoli vantaggi alla salute dell’uomo. Lenisce, depura, protegge e rinforza, per cui la domanda sul mercato cresce ogni giorno a dismisura.
Oltre al terreno a condizioni ottimale, l’aloe vera per crescere bene ha bisogno di molto sole, quindi si consiglia di avviare questo tipo di coltivazione solo se il proprio terreno si trova in un luogo molto caldo.
3) Le bacche di Goji
Altra tendenza del momento concerne l’assunzione di bacche di Goji, un frutto originario del Tibet e della Cina, dalle proprietà antiossidanti.
Per coltivare le bacche di Goji occorre un terreno leggermente acido, ben fertilizzato e drenato. Prima di avere i primi risultati bisogna aspettare che passino due anni. Di contro comunque, non occorre particolare manutenzione, basta innaffiare al momento giusto e dare la giusta quantità di luce. Ricorda che le bacche di Goji fruttificano, infatti, solo sui rami giovani quindi va potato di frequente.
4) La lombricoltura
L’allevamento di lombrichi è un’idea da mettere in cantiere, a fronte del fatto che in agricoltura questi animali vengono usati per rendere il terreno fertile. Con il loro movimento infatti danno ossigeno al terreno e favoriscono il normale ciclo naturale dello stesso. Per cui le aziende agricole ne fanno un uso smoderato.
Essendo animali fragili che possono cedere al freddo e al gelo, sarebbe più opportuno se il terreno si trovasse in una zona marina o collinare.
5) Le coltivazioni di olive
Le olive italiane sono purtroppo a rischio. Da un lato infatti ci sono alcune patologie che colpiscono la pianta e mettono a repentaglio la coltivazione, dall’altro c’è l’importazione di olive straniere. Per questo motivo decidere di piantare degli ulivi e farli fruttare, rappresenta una saggia decisione, che ovviamente dà spessore al proprio business, dato il pregio di questi frutti.
Gli ulivi sono piante resistenti, che sopportano anche i climi più rigidi. Ci vuole molto tempo affinché i frutti vengano fuori, circa sette anni, ma una volta cominciata la produzione, la richiesta di mercato sarà sempre più alta così come i guadagni.
6) La tartuficoltura
La coltivazione dei tartufi potrebbe dare non poche soddisfazioni, considerando che si tratta di un tubero pregiato non facilmente reperibile. Questo ortaggio infatti cresce insieme ad altre piante come ad esempio il nocciolo.
Non occorre nulla di particolare per la tartuficoltura, eccezion fatta per il terreno che deve avere i principi chimici ideali per consentire questo tipo di produzione agricola.
7) Coltivazione di zafferano
Lo zafferano è un po' come i tartufi, ovvero pregiato e tale da consentire un buon margine guadagno. È una spezia venduta a costi molto alti, in particolar modo perché per ottenerla si richiede una manutenzione particolare (insomma si paga profumatamente la manodopera specializzata oltre ad attrezzature e prodotti specifici utilizzati per una corretta coltivazione). A fronte di quanto, potrebbe essere a dir poco conveniente lanciarsi in questo business.
8) La coltura di lavanda
La lavanda è un fiore molto profumato, che coltivato potrebbe essere vantaggioso sia per gli usi domestici che per quelli imprenditoriali.
Parliamo di una pianga mediterranea, che ha bisogno di un terreno ben drenato, sabbioso e pieno di argilla. Cresce a condizioni climatiche miti, dove gli inverni non sono rigidi e le estati molto calde. Per la manutenzione bisogna pensare che la pianta della lavanda va potata dopo la fioritura. Una volta raccolti, i fiori devono essiccare in un luogo chiuso, fresco e ombreggiato.
9) Allevamento di lumache
Le lumache sono l’ultima frontiera economica e finanziaria su scala internazionale. Il bello di questi animaletti, non è solo che vengono richiesti in tavola (si pensi alle abitudini alimentari francesi), ma anche dal punto di vista cosmetico hanno ricevuto un gran bel riconoscimento. Secondo alcune ricerche infatti la bava di lumache è ottimale per la salute della pelle.
Le attenzioni da darea questo tipo di allevamento è quasi pari a zero, dal momento che bastano solo diciotto ore settimanali per controllare lo stato del terreno.
10) La fattoria didattica
Avete mai sentito parlar della fattoria didattica? Si tratta di una realtà molto gettonata da qualche anno a questa parte, un’azienda agricola che organizza corsi formativi ed educativi per i più piccoli. Anche chi ama la natura può entrare a fare parte di questa realtà, toccando con mani tutti i vantaggi della vita di campagna.
Una persona preposta a questo compito, organizza delle escursioni in giro per la fattoria, spiegando e dimostrando come funziona la vita rurale. Si può dunque mostrare come si allevano gli animali, come funziona la semina, come la raccolta di frutta e verdura.
11) Il bambù
Il bambù potrebbe rivelarsi un ottimo affare considerando che molte aziende necessitano di questo materiale per realizzare mobili e accessori da giardino. Anche come pianta grezza il bambù può essere venduto, per un “modico” valore di 10€ per canna.
Parliamo di una pianta originaria asiatica, ma che invero cresce bene anche in zone dalle temperature più rigide.
12) Il ginseng
Il ginseng è un’altra coltivazione tipica asiatica, molto apprezzata in Europa e in Italia. Il suo sapore del tutto peculiare, insieme alle proprietà che vanta, hanno fatto sì che le bevande a base di ginseng diventassero tra le più quotate dalle nostre parti.
Per quel che concerne la coltivazione, di solito occorrono sei anni prima di passare dal seme all’albero maturo con le sue foglie. Tuttavia sul mercato sono molto richiesti anche le radici e i semi per cui si può ottenere il primo guadagno sin da subito.
13) Le erbe medicinali e officinali
La medicina fa sempre più passi da gigante, fondendosi anche con le concezioni naturalistiche e omeopatiche tipiche di altre culture. Ecco dunque che le erbe medicinali vanno di moda tanto quanto i classici farmaci. Una coltivazione di queste piante potrebbe essere quindi un’altra valida idea imprenditoriale.
Per piantare queste erbe occorrono i semi, comunemente acquistabili sul web o nei vivai. Dalla vendita di queste erbe, puoi ricavare un gran bel guadagno, considerato che con esse si possono ottenere prodotti cosmetici, olii essenziali e tisane. Alcune di queste erbe inoltre si usano pure in cucina per la realizzazione di piatti saporiti e profumatissimi.
14) L’Apicoltura
Il miele è un prodotto da cucina molto gustoso e prelibato. Non solo ha un sapore inconfondibile ma è ideale per combattere i classici malanni di stagione come tosse, raffreddore e influenza. Solo dall’Italia ogni anno si esportano oltre 4.000 tonnellate all’anno di miele in altri paesi. Per questo, dal momento che la richiesta di mercato è alta, avere delle api che producono miele potrebbe voler dire aver trovato l’America.
Per chi non si intende a pieno del settore, è possibile seguire anche corsi formativi perdiventareapicoltori. In tal modo imparerai a gestire in tutta tranquillità e sicurezza un alveare.
15) L’orto in affitto
Ultima, ma non meno importante idea, e anche davvero originale, è quella di dare il proprio orto in affitto. Chi insomma possiede un terreno, ma non intende farlo fruttare, vuoi perché non ha tempo, vuoi perché non ha passione, può darlo in gestione ad altre persone interessate.
Si tratta di una pratica comune in questi ultimi anni e che consente di avere un piccolo ricavo mensile a livello economico. Addirittura c’è chi anziché farsi pagare in cash, preferisce farsi dare la verdura stessa prodotta per poi metterla a disposizione dei potenziali clienti.
Un'altra soluzione vincente, come ci insegnano gli amici di https://ortoadomicilio.com, potrebbe essere quella di suddividere il proprio appezzamento in tanti altri più piccoli ed affittarli a singoli clienti che potranno decidere o di coltivarli personalmente o di lasciare fare ai proprietari. Nel secondo caso questi ultimi spediscono poi a casa tutta la frutta e verdura prodotta da quello specifico terreno dato in affitto.
In questo modo la terra viene messa a frutto, da un lato, e consente anche un piccolo guadagno, che non dispiace a nessuno. Si possono affittare sia piccoli pezzi che l'intero appezzamento, dipende sempre dalle proprie intenzioni e da quelle di chi ipoteticamente dovrebbe prendere in gestione il terreno stesso.