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Quanto costa ristrutturare casa? La guida

 

Decidere di rimettere a nuovo casa è sempre un passo da fare con attenzione, delicatezza e ponderatezza, non tanto per i lavori da sostenere, quanto piuttosto per i costi che essi comportano.

 

La domanda più frequente che ci si pone di fronte a questa scelta è quanti soldi siano necessari per far fronte a queste spese. Cercheremo allora di quantificare la cifra da stanziare per ristrutturare casa, provando a tenere in considerazione tutto quello che c’è da valutare in un simile contesto. Queste le domande a cui daremo una risposta.

Quanto costa ristrutturare casa? Quali sono i costi da affrontare? Ci sono delle possibilità di applicare delle detrazioni? Come leggere i preventivi che ci verranno offerti?

 

 

Gli aspetti generali che confluiscono nel costo di ristrutturazione

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Per esaminare in modo dettagliato le spese che un utente deve affrontare per la ristrutturazione della casa, si deve partire dall’analisi di alcuni fattori.

Facciamo riferimento alle condizioni dell'immobile, al tipo di materiali che verranno utilizzati e anche al costo della manodopera, nonché agli incentivi fiscali che lo stato prevede anno per anno.

I costi infatti variano a seconda delle circostanze sopra elencate e possono di conseguenza incidere in modo positivo o negativo sull’importo finale.

Per essere sicuri di far confluire all’interno del preventivo tutto ciò che è necessario per realizzare una ristrutturazione fatta a regola d’arte è opportuno rivolgersi ad un professionista. Dovremo così rivolgerci ad un esperto che sia capace di redigere una stima realistica del costo al mq per la ristrutturazione completa, specificando al contempo l’importo necessario per la gestione di ogni singola fase.

 

 

Il preventivo per la ristrutturazione della casa

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Proprio per quanto poc’anzi detto e al fine di avere ben chiaro il costo medio di una ristrutturazione di una casa è importante essere in possesso di un preventivo.

Se hai stabilito un budget entro cui desideri rientrare (e da non superare) il preventivo ti aiuta a chiarire e a definire quali sono i lavori di ristrutturazione che sei in grado di sostenere.

Un consiglio che ci sentiamo di darti per avere ben chiaro il quadro dei costi è di non limitarti ad un singolo preventivo redatto dalla prima impresa edile in cui ti imbatti.

Se possibile fatti consigliare da chi ha già affrontato dei lavori di ristrutturazione della casa.

Richiedi inoltre più preventivi a diverse aziende, per poi scegliere quello che è più confacente alle tue necessità e che presenta un miglior rapporto qualità/prezzo.

Per effettuare la scelta migliore fermati ad analizzare i preventivi che hai ottenuto. Quando si analizza un preventivo, preferibilmente con l’aiuto di un tecnico, si deve prestare molta attenzione a tutte le voci in esso contenute, in particolare ai costi di ogni singolo materiale e di ogni singolo intervento.

Non è infatti solo ed esclusivamente il costo finale a fare la differenza, quanto piuttosto il come si è giunti a quella specifica cifra, alta o bassa che sia.

A questo punto sarai in grado di scegliere tra i vari preventivi per la ristrutturazione di casa, quello che più si adatta alle tue aspettative economiche e di realizzazione del lavoro.

Alla base di un buon preventivo deve esserci un computo metrico estimativo, redatto da un professionista, necessario  per quantificare e prevedere i lavori necessari per una buona ristrutturazione.

Le singole voci presenti nel preventivo ne influenzano il costo finale. Esso perciò varierà a seconda del tipo di impresa che svolgerà i lavori, della quantità di tecnici coinvolti, del numero di operai che interverranno nei lavori, del tempo di messa in opera, della qualità dei materiali utilizzati ed delle eventuali difficoltà relative alla logistica.

 

Lavori ristrutturazione casa esterni al preventivo

Un fattore da non trascurare è che nel corso dello svolgimento dei lavori di ristrutturazione intervengano delle problematiche non previste.

Si possono infatti presentare degli imprevisti che inevitabilmente produrranno un ritardo nella realizzazione dei lavori. Per porvi rimedio sarà allora necessario ricorrere ad ulteriori interventi. Conseguenza naturale di tutto ciò è la variazione dell’importo del preventivo con un aumento dei costi.

Non è affatto raro il caso in cui si renda necessaria una modifica e di conseguenza un’integrazione dei lavori e dei materiali necessari generata da un problema “nascosto”.

Un simile rischio si corre in particolare modo nel caso di interventi di ristrutturazione in case ed appartamenti molto vecchi.

In sostanza, i costi del capitolato potrebbero variare se i lavori risultassero più complessi del previsto o se dovessero esserci delle proposte alternative o necessità ulteriori da parte dell’appaltatore (ovviamente sempre previo accordo tra le parti).

 

 

I permessi per costruire

La ristrutturazione totale di una casa (quindi una modifica che non comporta semplici interventi di manutenzione) necessita di una licenza che si ottiene previa presentazione di un’apposita richiesta al Comune.

Questo vale per tutte le opere volte a rinnovare e ristrutturare l’edificio o sue parti strutturali, nonché per gli impianti tecnologici e igienico sanitari.

In pratica il Comune di pertinenza rilascia la certificazione CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) grazie alla quale si ottengono i permessi  per effettuare interventi come il rifacimento di tramezzi interni, controsoffitti, spostamento degli infissi, posa in opera di canna fumaria o comunque interventi non particolarmente impegnativi.

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) invece va presentata per tutti i lavori di manutenzione straordinaria o per il risanamento conservativo delle parti strutturali dell’edificio.

Se gli interventi di ristrutturazione modificano in ogni sua parte il fabbricato originario è necessario presentare una SCIA alternativa al permesso di costruire.

Tali richieste devono essere corredate da un progetto firmato da un ingegnere, necessario per esempio per interventi come il rifacimento del tetto o il consolidamento della struttura.

Come puoi immaginare, la stesura e la gestione di tutte queste pratiche ha un costo, che incide sulla somma finale spesa per la ristrutturazione.

 

Dovrai perciò prendere in considerazione:

  • gli onorari dovuti per la prestazione dei professionisti coinvolti;

  • i diritti di istruttoria e di segreteria per depositare le varie pratiche.

 

Quantificazione dei costi singoli per ristrutturare casa

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Ma veniamo ora al dunque.

Come si determinano i costi di ristrutturazione della casa?

Di solito si effettua un calcolo al metro quadro. Tale calcolo potrebbe variare molto soprattutto in virtù delle scelte effettuate dal committente.

 

 

Premettendo che ogni preventivo è un caso a sé per i motivi fin qui analizzati, in genere si può dire che indicativamente il costo medio di ristrutturazione di un appartamento al metro quadro rispetta i seguenti parametri:

  • Abolizione di tramezzi e pareti divisorie interne: 25-30 €/m2;

  • Rifacimento divisori interni: 30-55 €/m2;

  • Ristrutturazione parziale del tetto: 50-70 €/m2;

  • Costruzione ex novo del tetto (tale importo oscilla in base ai materiali e alla portata del lavoro): 150-300 €/m2;

  • Abolizione e messa a nuovo dei pavimenti: da 40 €/m2 (il costo medio dipende dal tipo di pavimentazione scelta);

  • Posa cartongesso: 25-40 €/m2;

  • Tinteggiatura pareti: 10-15 €/m2, escludendo il lavoro di rimozione muffa ove necessario (questa operazioneva sempre eseguita da specialisti del settore, per eliminare definitivamente le cause che generano il problema della muffa, prevenendo la sua formazione);

  • Cambiamento degli infissi: 50-100 €/m2;

  • Realizzazione vespaio: 50-60 €/m2;

  • Realizzazione cappotto esterno (incide molto il materiale isolante scelto): 15-50 €/m2;

  • Manutenzione impianto elettrico: 50-80€/m2;

  • Rifacimento impianto idraulico: 180-250 €/m2.

 

Tutte queste informazioni rendono ancor più evidente come, a seconda della stanza della propria casa o del proprio appartamento, si possono affrontare diversi costi di ristrutturazione.

Tali costi vengono ulteriormente aggravati dall’eventuale realizzazione di nuovi impianti tecnologici (si pensi al bagno o alla cucina), dalla scelta di nuovi arredi e/o dagli elettrodomestici che vi si devono installare, e così via.

Ad esempio, la demolizione e la ricostruzione di un pavimento con nuove piastrelle in ceramica ha un costo, ma per la messa in posa di un parquet il prezzo cambia e non di poco. Lo stesso vale per il cappotto all’interno di una parete, per l’arredo e tanto altro ancora.

 

L’esempio del bagno e della cucina

Facciamo l’esempio del bagno, che di solito rappresenta uno degli ambienti più ristrutturati nel corso degli anni e i cui costi medi sono quelli che maggiormente incidono sul budget finale di una ristrutturazione.

I prezzi per la ristrutturazione del bagno vanno da 500 a 1.000 €/m2 in base al tipo di ristrutturazione che si desidera realizzare.

Lo stesso discorso vale per la cucina i cui prezzi di ristrutturazione al mq cambiano in base al tipo di lavoro da sostenere. Il costo di una ristrutturazione completa dell’ambiente può variare dai 400 ai 2.000 €/m2.

 

Detrazione fiscali per ristrutturazione casa

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Per risparmiare sul preventivo finale, oltre a trovare un buon compromesso tra costo e qualità dei materiali, bisogna informarsi sulla possibilità di beneficiare delle agevolazioni statali.

Nel caso in cui sia possibile usufruire di detrazioni fiscali previste dallo stato a favore dei suoi contribuenti, sarà possibile ammortizzare il costo di ristrutturazione.

Da questo punto di vista è importante che il diretto interessato sappia con precisione quali lavori deve effettuare e se la legge prevede dei bonus per quei determinati interventi.

 

 

Tra gli incentivi per la ristrutturazione casa ricordiamo:

  • Bonus ristrutturazione

Il bonus per la ristrutturazione della casa rappresenta una interessante detrazione inclusa nella dichiarazione Irpef. Essa è pensata per tutti quei contribuenti che hanno sostenuto dei costi per la ristrutturazione di un edificio entro il 31 dicembre dell’anno 2021. Per l’anno 2020, tale bonus è stato pari al 50% dei costi sostenuti, fino a un tetto di 96.000 euro. La detrazione è suddivisa in 10 quote annuali.

 

  • Ecobonus

Molto conveniente per chi deve effettuare lavori e ristrutturazioni è anche il cosiddetto Ecobonus, ovvero un’agevolazione pensata per tutti gli interventi che migliorano le prestazioni energetiche dell’edificio. Si pensi all’isolamento dell’abitazione o al montaggio di impianti ad energia rinnovabile (un esempio sono i pannelli solari). Le detrazioni previste dalla Legge di Bilancio 2020 vanno dal 50% al 65% a seconda dei lavori sostenuti. La possibilità di fruire di questo bonus è stata prorogata al 31/12/2021.

 

  • Sisma bonus

Il Sisma bonus prevede delle detrazioni fiscali di percentuale pari al 70 o 80% nel caso in cui si voglia effettuare un intervento sulla struttura dell’edificio, atto a migliorare le sue prestazioni sismiche. Tale percentuale può arrivare fino all’85% qualora i lavori vengano realizzati presso i condomini. La detrazione Irpef è in vigore per gli interventi che si terranno entro il 31 dicembre 2021.

 

  • Bonus verde

Il Bonus verde è una detrazione Irpef del 36% che riguarda le spese sostenute per la ristrutturazione di aree verdi o per  predisporre coperture verdi e giardini pensili ed è valido fino al 31/12/2021. La spesa massima su cui applicare la detrazione è di 5.000 euro.

 

  • Bonus Facciate

Il Bonus Facciate è stato introdotto per consentire ai contribuenti di rimettere in sesto con recupero e restauro le facciate delle abitazioni. Tale detrazione si può coprire fino al 90% dell’intervento.

 

  • Bonus mobili

Il Bonus mobili è una detrazione utile in caso di ristrutturazione della casa. L’utente può avere accesso ad un’agevolazione sull’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, fino ad arrivare al 50% delle spese a valere fino al 31/12/2021.

 

  • Superbonus 110%

Il Superbonus al 110% è stato il fiore all’occhiello del Decreto Rilancio, che ha approvato misure straordinarie per rilanciare l’economia in seguito all’emergenza Coronavirus. Il provvedimento prevede dei rimborsi per le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2022, per i lavori di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico, installazione di impianti fotovoltaici e recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici. La proroga al 2022 prevede che i condomini debbano effettuare il 60% dei lavori entro giugno 2022. Le costruzioni unifamiliari devono chiudere i lavori entro giugno 2022, mentre le case popolari che abbiano completato il secondo stato di avanzamento dei lavori entro dicembre 2022, possono terminare entro giugno 2023.

In caso di ristrutturazioni importanti, tuttavia, e a prescindere da agevolazioni fiscali o da preventivi convenienti, può essere economicamente vantaggioso demolire e costruire casa ex novo.

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