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Chi è il lighting designer e come diventarlo

 

L'illuminotecnica è una disciplina recente, ma in forte crescita, che ha rivoluzionato e cambiato il modo di concepire il design. Trattandosi di una materia fondata su nuovi concetti e su interpretazioni innovative di luci e luminosità, è andata affermandosi anche una nuova figura professionale, ovvero quella del lighting designer.

 

Stiamo parlando di una figura molto richiesta non solo nel settore del design, ma anche in quello dell’architettura, dell’intrattenimento, dell’arte e così via.

Il lighting designer è un professionista che si forma proprio per trovare soluzioni illuminotecniche sempre più nuove, innovative ed intriganti.  Approfondiamo insieme con questo articolo guida i compiti del designer di luci.

 

 

Chi è il lighting designer

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Si definisce lighting designer un professionista che realizza progetti di illuminazione, vuoi per un’abitazione privata, vuoi per un locale, vuoi per una scenografia teatrale, attraverso un mood preciso e servendosi di lampade decorative di design.

In base alla richiesta del committente (cioè di chi richiede l’intervento del professionista), il designer di luci unisce luce e tecnologia, creando un gioco visivo tale da impattare non solo sull’ambiente, ma anche sulla sfera emotiva e percettiva dell’osservatore.

È doveroso, prima di continuare il discorso, evidenziare che il lighting designer non è l'equivalente del tecnico luci, anche se apparentemente può sembrare abbiamo molto in comune. Il tecnico luci, come si evince dal termine, si concentra più sulla parte tecnica, si occupa di posizionare le luci, di disporre bene i cavi, di montare un impianto elettrico ad hoc, dando meno importanza alla parte creativa.

Il designer di luci invece oltre ad avere conoscenze in campo illuminotecnico, elettronico e di illuminazione, ha un estro creativo, gioca di fantasia, e sfrutta il suo amore per l’estetica per abbellire con le luci vari ambienti, dagli appartamenti, a locali pubblici, dai musei a palazzi di interesse storico, utilizzando tutto ciò che la tecnologia ed il design d'arredamento offrono da lampadari e applique a fari faretti e proiettori a led, eccetera.

Quando lavora, quindi, crea un’idea nella sua testa, un progetto (nel senso ampio del termine) considerando le esigenze del cliente e adattandolo alle potenzialità degli spazi. Se ha profonde conoscenze tecniche (illuminotecnica ed impiantistica elettrica), allora realizza anche concretamente il progetto, se invece ha studiato solo l’aspetto riguardante il design, ha necessità di collaborare con un tecnico.

 

 

Dove lavora il lighting designer

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Trattandosi di una figura professionale dotata di una spiccata dote creativa, il lighting designer può operare in diversi settori. Non solo nel design degli interni di appartamenti classici, bensì anche per il mondo cinematografico, musicale, musei, teatri, centri commerciali e così via. Vengono richiesti gli interventi di un designer anche per la creazione di ambienti esterni come  parchi, parcheggi, giardini, piazze, strade.

Ogni idea che il lighting designer sviluppa per il caso di cui si sta occupando, va a confluire in un progetto, definito tecnicamente progetto luci. Parte tutto da un input, da un'intuizione, da un modo differente di concepire l’illuminazione.

Il designer di luci è in grado di far combaciare una molteplicità di esigenze, variabili a seconda delle finalità del progetto stesso, con la semplicità del concetto di luci.

Dall’idea e dall’intuizione, frutto di analisi e di studi specifici, nasce un progetto che deve essere quindi portato a realizzazione.

 

Ipotesi di progetto luci

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Un progetto luci del lighting designer si suddivide in diverse fasi. Si parte con lo studio della situazione, dell’ambiente, volto a creare degli obiettivi.

Da quella accurata analisi, il designer comincia a farsi la sua idea, e a studiare la fattibilità del suo progetto. Dopodiché è pronto a disegnare il progetto, a spiegarlo e a vederselo approvare dal cliente, per poi passare infine alla realizzazione, alcablaggio e all'installazione dello stesso.

 

 

Come diventare un lighting designer

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Appare evidente che non parliamo di un professionista che nasce per caso. Il lighting designer diventa tale innanzitutto mosso da una grande passione. Accanto all’amore per l’illuminazione come strumento migliorativo di un ambiente, deve esserci poi una formazione specifica.

 

Il professionista deve conoscere bene diversi ambiti, che sono poi le materie oggetto di studio:

  • Il linguaggio della luce

  • Il design

  • La luce nell’architettura

  • Teoria e tecnologia del lighting design

  • Teoria del colore

  • Tipi di illuminazione

  • Direzione  della luce

  • Laboratorio tecnico di progettazione illuminotecnica

  • Nuove tecnologie LED e materiali innovativi

  • Software CAD per l’illuminazione

 

Tutte queste sono argomentazioni che il lighting designer deve aver bene approfondito prima di esercitare la professione. Per tale ragione si consiglia a chi ama questo settore di intraprendere un corso di specializzazione sull'illuminotecnica creativa, che possa fornire tutte le competenze teoriche e tecniche, per seguire questa strada carrieristica. Una strada che certo è pronta a dare non poche soddisfazioni, ma che richiede tanto impegno e tanta gavetta, dal momento che il professionista deve saper rispondere a delle esigenze utilitaristiche ma al contempo anche estetiche.

La formazione di un lighting designer deve essere la più completa possibile ed abbracciare una serie di discipline specifiche. Solo dopo aver approfondito bene alcune nozioni teoriche (si pensi alla fisica, all'illuminotecnica, alla scienza dei materiali, alla fotometria, alla colorimetria e così via) e averle fatte proprie, l’aspirante designer di luci può iniziare a guardarsi intorno e a cercare il proprio spazio nel settore.

Oltre poi alla formazione settoriale, della materia, il lighting designer deve anche conoscere alla perfezione tutti gli strumenti del mestiere, le tipologie di lampade e il loro funzionamento. Deve saperne distinguere le schede tecniche valutare le prestazioni, sapere come si impiegano, quali apparecchi usare per l’installazione, che manutenzione richiede l’impianto e così via.

 

 

Importante infine è anche avere dimestichezza con l’informatica, dal momento che i progetti vengono realizzati attraverso un PC e un software specifico, nonché a programmi accessori per il settore professionale di riferimento. Questi programmi, infatti, consentono di realizzare delle simulazioni della luminosità, delle ombre e delle sfumature, oltre a garantire la resa dei colori, attraverso ricostruzioni bidimensionali e tridimensionali, animazioni e modelli molto dettagliati del progetto.

Nell’insieme la dedizione e lo spirito di sacrificio verranno sicuramente ripagati con il tempo. Il lighting designer rappresenta una della figure professionali del presente e del futuro, pronto a dare ad un ambiente quell’aspetto magico e ricercato di cui troppe volte ne trascuriamo l’importanza.

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